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Abbiamo appreso in questi giorni dalle pagine del Decimonono dell’idea di un’Associazione di categoria, secondo la quale l’obiettivo dei camionisti sarebbe quello di operare su turni di 24 ore. Come rappresentanti sindacali della categoria ci corre l’obbligo di precisare che l’orario di lavoro del personale viaggiante non può, nemmeno lontanamente, essere stravolto a colpi di pubbliche dichiarazioni.

​Innanzitutto vogliamo precisare che quanto sopra è “volontà” di un’associazione datoriale, non certamente di quella categoria di lavoratori dipendenti che i camion li guidano, ne tanto meno dalle scriventi organizzazioni sindacali che li rappresentano.
​In un contesto dove la quasi totalità delle aziende dell’autotrasporto ha attivato la cassa integrazione per riduzione delle attività, riconducibile ad un meno 40 per cento di traffici,  e alla grande difficoltà che la ripresa del sistema produttivo si troverà ad affrontare nei mesi a venire, sinceramente non comprendiamo, considerata l’attuale organizzazione della filiera produttiva nazionale,  quale sia l’estrema ratio di questo obiettivo.
​Già in passato, con il tragico evento del crollo del Ponte Morandi, le associazioni datoriali avanzarono oltre ad una richiesta di deroga agli orari di lavoro degli autisti anche la richiesta di apertura porti e terminal h. 24.
​Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti oggi come allora, valutano con parere contrario tali proposte, in quanto sostanzialmente inefficaci alla soluzione delle criticità settoriali, e peggiorative delle condizioni di salute e sicurezza per il personale viaggiante, oltre che per gli utenti della strada.
​Riteniamo più concretamente che dietro la grande preoccupazione di scongiurare pericoli, e garantire sicurezza agli autisti, si celi con insistenza il tentativo di destrutturare le garanzie e le tutele minime dei lavoratori stabilite dal Contratto Nazionale di Lavoro, dal regolamento CE 561/06, dal DL 81/2008 nonché dal Codice della Strada.
​I lavoratori del trasporto merci, che anche in questa emergenza hanno dimostrato grande senso di responsabilità e collaborazione, spesso in condizioni fortemente disagiate, meritano una più ampia ed accurata valutazione attraverso un serio confronto tra le parti delle condizioni di lavoro, retribuzione, diritto e sicurezza, non certo un implemento di ulteriori sacrifici in nome del profitto con un annuncio mediatico.

Gallo – Cafuoti    Bottiglieri -Filippi        Ciaccio -Angius

Filt Cgil                       Fit Cisl               Uiltrasporti