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Il 24 gennaio del 1979 le Brigate Rosse uccidevano barbaramente l’operaio Guido Rossa. Rossa era un operaio dell’Italsider, delegato della Fiom Cgil. La sua colpa fu quella di essere un uomo coerente e con un rigore morale non comune. Sono passati 35 anni da allora e come ogni anno la città si appresta a ricordare quel tragico momento. La Cgil lo fa presso il monumento a lui dedicato nel piazzale antistante la Camera del Lavoro dove la mattina del 24 gennaio alle ore 11 sarà deposta una corona di fiori. Alla cerimonia parteciperanno Raffaella Paita Assessore della Regione Liguria e Carla Cantone Segretaria Generale SPI nazionale. Al momento di ricordo, aperto dall’intervento di Maria Pia Scandolo Segretaria Cgil, parteciperanno le sezioni ANPI e, come ogni anno,  alcune scolaresche. E il compito più difficile per noi adulti è proprio quello di spiegare ai ragazzi cosa fu il terrorismo. Spesso si è portati a rimuovere dalla memoria le cose che hanno colpito negativamente, ma è importante far capire ai giovani cosa ha significato quel periodo in termini di atti di violenza, di omicidi, di intimidazione e di attacco a Istituzioni, sedi sindacali. L’uccisione di Guido Rossa per mano delle Brigate Rosse segnò la fine di ogni possibilità di aria grigia, di collusione o compiacenza; con quel fatto tragico anche chi  ancora non aveva capito, comprese che il terrorismo era nemico dei lavoratori, della classe operaia e della democrazia.

Ma ci fu un altro fatto importante in quella vicenda che ancora oggi ci insegna molto, ossia l’esercizio della responsabilità individuale che è un esercizio importante in un Paese come il nostro nel quale spesso non ci si assume le corrette responsabilità nello svolgimento del proprio ruolo, delle proprie funzioni. Guido Rossa fece una scelta netta, precisa, che si comprende nelle testimonianze di chi lo ha conosciuto e soprattutto negli scritti che ha lasciato: dare un senso alla propria vita attraverso il rapporto con gli altri, il rapporto con un mondo che si riteneva ingiusto e che andava cambiato, contro le disuguaglianze, per la difesa degli ultimi, dei più deboli. Questo valeva allora per quella persona, ed è valso per tante generazioni e tante persone che dopo sono venute e dovrebbe valere come esempio per chi, oggi, nel paese ha responsabilità pubbliche e spesso non si comporta con la stessa serietà. La celebrazione in Cgil in ricordo di Rossa è una delle tante manifestazioni che la città  ospita in occasione dell’anniversario della sua morte a partire dalla commemorazione organizzata dal Comune in via Fracchia luogo della sua uccisione, al ricordo in fabbrica – oggi Ilva di Cornigliano – organizzato dalla rappresentanza sindacale unitaria e in piazza Piccapietra presso il monumento a lui dedicato, con la partecipazione di Cgil Cisl Uil. Info sulle iniziative dedicate a Rossa al sito liguria.cgil.it.

Ivano Bosco
Segr. Gen. Camera del Lavoro Metropolitana di Genova

Genova, 17 gennaio 2014