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La questione della sicurezza e delle lavorazioni gas è un problema che il gruppo Iren si rifiuta di affrontare con onestà. Le categorie Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil da mesi cercano di tenere aperto un tavolo sulla tematica delle esternalizzazioni delle lavorazioni in gas della società Ireti del Gruppo Iren. Siamo orgogliosamente sicuri che i lavoratori Ireti siano perfettamente in grado di affrontare le lavorazioni che l’azienda intende, solo per una mera questione di costi, esternalizzare.
Ireti, azienda del gruppo Iren, anche a valle di accordi nazionali di isopensione, da anni continua a non coprire il turnover delle strutture operative. Oggi ci racconta che siamo in ritardo sulle lavorazioni, imposte dalle normative dell’Authority, relative alla sostituzione delle tubazioni, e che per finalizzare tali opere occorre per forza esternalizzare. Le stesse preoccupazioni le abbiamo anche sul servizio idrico: avendo sempre meno lavoratori operativi temiamo che l’obiettivo aziendale sia sempre lo stesso, terzializzare, mettere a rischio la qualità del lavoro e la messa in sicurezza della città. Grazie alla precedente mobilitazione dei lavoratori, di concerto con le OOSS e le RSU, si è stoppata l’ipotesi della soppressione del turno notturno del pronto intervento del gas. Per quanto riguarda poi il settore impiegatizio, le esternalizzazioni fatte hanno provocato una forte riduzione di personale, creando criticità nell’organizzazione quotidiana del lavoro, con conseguenti ripercussioni sulla qualità del servizio. Da anni la contrazione dei dipendenti è direttamente proporzionale all’aumentare degli utili del Gruppo: vogliamo ricordare che Iren è una multiutility a maggioranza pubblica, che ovviamente produce utili anche per il Comune di Genova, e stona che il Comune stesso recuperi risorse permettendo esternalizzazioni di core-bussines, riducendo di fatto il personale diretto del Gruppo.
Vorremmo fare accordi con Iren per creare lavoro serio e dignitoso, non appaltato con la politica del massimo ribasso. Le statistiche ci danno purtroppo ragione: incidenti e infortuni gravi accadono in aziende poco strutturate e in appalto a grandi gruppi, solo con la logica di dare qualche centesimo in più per azione nei dividendi di fine anno. Vogliamo mantenere le lavorazioni in gas dentro al Gruppo, perché assumere persone, come ci hanno proposto, solo come merce di scambio per esternalizzare lavorazioni non è contrattazione, bensì un ricatto. Chiediamo a Iren di assumere subito e permettere alle nostre maestranze di fare il lavoro che gli compete e che da anni ci vogliono sottrarre.

Silvano Chiantia, Romeo Bregata, Salvatore Balestrino
Segretari generali Filctem, Femca, Uiltec

Genova, 20 gennaio 2020