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Da diversi giorni la cronaca riporta l’interessante dibattito sulla green logistic valley e ci chiediamo quali siano gli strumenti che i proponenti intendono mettere in campo per attirare gli investimenti privati auspicati per la Valpolcevera.

Fra le tante aree industriali dismesse si trova anche l’ex officina ferroviaria di Genova Rivarolo, un sito attrezzato per la manutenzione di locomotori e carri merci, abbandonato da Trenitalia Cargo solo pochi anni fa.

Nonostante le ripetute dichiarazioni sull’intenzione di aumentare le quote merci su ferro da e per i porti liguri, in un mercato orami liberalizzato da tempo, nessuna impresa privata si è fatta avanti per rilevare e magari ammodernare le officine, né le stesse sono state riconvertite ad altro uso, né i suoi spazi sono stati concessi al territorio per scopi sociali.

Siamo disponibili come sindacato di categoria a partecipare a qualsiasi dibattito su soluzioni concrete che prevedano sviluppo per il territorio nel settore dei trasporti, sia in chiave green che digitale, ma che abbia impatti positivi in termini di spazi dedicati allo sviluppo del territorio, dell’occupazione e all’aggregazione sociale. Ma al momento ci pare che il grave stato di abbandono della Valpolcevera testimoni una crisi talmente pesante che merita una riflessione più chiara e concreta degli annunci, ad iniziare da quali risorse si intende utilizzare per stimolare gli investimenti necessari, ad oggi del tutto assenti.

 

Laura Andrei Segretaria Generale Filt Cgil Liguria

Enrico Poggi Segretario Generale Filt Cgil Genova