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Si è svolta mercoledì 3 marzo sui canali social Cgil Liguria la tavola rotonda dal titolo “Donne e lavoro: costruire il futuro”. La crisi “Covid” ha pesato sulle spalle delle donne: il fallimento delle politiche di condivisione e conciliazione, la contemporaneità dell’aumento del peso nei settori della cura e di pubblica utilità, sommati alla crisi economica nei comparti con maggiore tasso di occupazione femminile legati alle politiche di contenimento del virus, ha pesato prevalentemente sulle donne. Il prossimo 8 Marzo sarà la Giornata Internazionale delle Donne e la Cgil Liguria propone una riflessione sul mercato del lavoro declinato al femminile, interrogandosi e proponendo soluzioni tese a porre condizioni di effettiva parità di genere.

Alla tavola rotonda hanno parteciperanno Maria Grazia Gabrielli Segretaria Generale Nazionale Filcams Cgil, Alessandra Guazzetti Segretaria Fp Cgil Liguria, Emanuela Drago Segretaria Flc Cgil Genova, Valentina Ghio Sindaco Sestri Levante, Gianni Berrino Assessore Lavoro Regione Liguria, Susanna Camusso Responsabile Politiche di Genere Cgil Nazionale, Fulvia Veirana Segretaria Generale Cgil Liguria.

“Di seguito l’intervento di Emanuela Drago Segretaria Flc Cgil Genova”

Premesso che il lavoro nella scuola vede percentualmente impiegate molte più donne che uomini possiamo già desumere come il ruolo delle donne sia in sofferenza nel mondo del lavoro poiché la scuola è uno dei settori dove vige in maniera preponderante la precarietà.

Le lotte degli studenti, dei lavoratori e del movimento femminista avevano portato tra gli anni ’60 e ’70 a identificare la scuola come un luogo non solo di formazione bensì come a una comunità educante parte di un collettivo che permettesse ai ragazzi di formarsi come individui inseriti in un progetto di rinnovamento sociale e, contestualmente, ad esempio con la “conquista” del TEMPO PIENO – permettesse alle donne di inserirsi nel mondo del lavoro senza essere necessariamente vincolate al lavoro domestico nella sua totalità.

E’ fondamentale analizzare come negli ultimi anni si sia modificata la delega famiglia | scuola: alla scuola si chiede sempre meno di porre attenzione alla formazione e alla crescita degli studenti come individui capaci di avere strumenti utili per un pensiero critico bensì si chiede un presunto ampliamento dell’offerta formativa che cela la richiesta di una più ampia copertura del tempo scuola scevro dagli obiettivi di carattere educativo.

FLC promuove la didattica digitale a supporto e integrazione della didattica “tradizionale”, l’obiettivo della scuola è la socializzazione di idee e pensieri che necessariamente nascono dalla conoscenza e dalla consapevolezza.

La DID pensata come alternativa alla scuola in presenza la svuota del suo significato più alto sia per la formazione degli studenti sia per la frammentazione e perdita di coesione di una categoria di lavoratori già deboli in questo ambito.

Gli insegnati, per la maggioranza donne, lavorando in smart working prolungano il tempo lavorativo che si dilata e diventa parte di una realtà liquida dove non si riconoscono più i confini tra lavoro, famiglia e tempo libero.

Ricordiamo che il lavoro docente cela una parte di sommerso che la società civile spesso non riconosce come – ad esempio – l’aggiornamento, la creazione di moduli didattici che siano rispettosi di un linguaggio rinnovato utile a comunicare con i ragazzi anche attraverso le nuove tecnologie, la correzione degli elaborati e la loro valutazione ponderata e necessaria a correggere e supportare gli allievi al fine di migliorarsi.

Nel mondo della scuola ci sono anche molte e molti lavoratrici e lavoratori che operano come collaboratori scolastici o amministrativi e che svolgono un ruolo cardine in quanto prima interfaccia con l’utenza e che pertanto devono saper, in prima battuta, interloquire in modo corretto e organico oltre a svolgere le loro mansioni specifiche.

Pensare di prolungare l’anno scolastico – così come era stato ipotizzato, pare che il progetto sia ora accantonato – per la scuola primaria e secondaria di primo grado destava perplessità perché hanno svolto l’attività in presenza; inoltre non va dimenticato, che molti contratti precari sono stipulati fino al 30 giugno data in cui devono essere concluse tutte le operazioni afferenti agli esami di stato e che pertanto nel caso dovranno essere prolungati, quest’ultimo punto riguarda anche la secondaria di secondo grado visto che il calendario degli esami di maturità avrebbe dovuto essere modificato, per trarre conclusioni su questi temi sarà necessario conoscere nel dettaglio le proposte dei tavoli di contrattazione tra Nuovo Esecutivo e le Organizzazioni Sindacali.

Dobbiamo anche precisare che le considerazioni sulla DID non possono essere estese in modo indistinto su tutta la nazione poiché le diverse situazioni territoriali hanno sofferto disgiuntamente la didattica a distanza.

Per il prossimo anno si prevede che ci saranno circa 220.000 cattedre scoperte e di conseguenza altrettanti contratti di lavoro a tempo determinato; pertanto pur riconoscendo l’opportunità – in specifici casi – dell’anticipo delle lezioni al 6 settembre temiamo non ci siano gli organici assegnati in tempo utile.

In realtà, guardando il calendario, resterebbero soli tre giorni lavorativi utili per organizzare l’avvio delle attività, solo chi lavora nella scuola conosce – ad esempio – la complessità di organizzare l’orario con docenti ancora assenti o a “scavalco” su più Istituti.

FLC sottolinea come la precarietà porti disfunzioni sia all’utenza (che non avrà docenti stabili che possano portare a termine un progetto didattico educativo compiuto); sia ai lavoratori perché non offre garanzie in termini economici e penalizza la categoria che così facendo sarà sempre più frammentata e incapace di chiedere con fermezza il rispetto del contratto, per altro già scaduto, e si troverà spesso assoggettata a richieste non sempre lecite della Dirigenza.

Dalle dichiarazioni del Presidente Draghi ci aspettiamo ben altri interventi:

  • svolgimento dei concorsi straordinario, ordinario e abilitante nel rispetto dei protocolli COVID

  • rinnovo del contratto

  • ampliamento degli organici docenti e ata

  • politiche di contrasto alla dispersione

  • implementazione dei corsi TFA sostegno

  • implementazione di corsi di formazione che sviluppino le capacità organizzativo relazionali atti a valutare le diverse professionalità all’interno della scuola nelle fasi di selezione del personale

Emanuela Drago, Segretaria Provinciale Genova FLC CGIL