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Lettera sanità privata

 

I lavoratori della Sanità privata, ieri eroi nella lotta al coronavirus, oggi sono malamente scaricati, senza molti complimenti, dai loro datori di lavoro per meri calcoli di profitto.

Osannati per il loro impegno, in questi mesi difficili di pandemia, all’interno delle strutture residenziali (contratto scaduto da otto anni) e delle strutture private per acuti, riabilitative e di lungodegenza (contratto scaduto da 14 anni), non vedono oggi il riconoscimento della loro professionalità rifiutandosi, le loro organizzazioni datoriali, di  procedere al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Dopo 14 anni di lotte, finalmente, si era giunti, il 10 giugno scorso, anche grazie all’impegno del Ministro della Salute e della Conferenza Stato – Regioni, alla firma della pre-intesa per il rinnovo del contratto di questi lavoratori con l’impegno di rivedersi entro la fine di luglio per la firma definitiva.

ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) e AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), nonostante l’impegno preso e la disponibilità delle Regioni a sostenere, con un fattivo contributo economico, il rinnovo contrattuale, hanno comunicato di non essere disponibili nè a proseguire, con CGIL, CISL e UIL di categoria, il confronto per il rinnovo del contratto ARIS-AIOP RSA né a sottoscrivere definitivamente la preintesa siglata pochi giorni prima.

Un comportamento vergognoso nei confronti dei professionisti della sanità privata che, ancora una volta, vedono negato il diritto ad un contratto di lavoro che ne riconosca la professionalità non solo in termini economici ma anche e soprattutto per quanto riguarda i diritti.

Ad ARIS ed AIOP diciamo “Siete la vergogna della classe datoriale di questo paese”!

Il mancato rinnovo del contratto ci vedrà impegnati, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, in una lotta che ha alla base la dignità di ogni singolo lavoratore, a partire dal presidio del 24 agosto sotto le Prefetture di ogni città d’Italia (a Genova, in Largo Lanfranco, a partire dalle ore 10), per proseguire il 31 agosto con presidi/assemblee sotto tutte le sedi ARIS ed AIOP sino, se necessario, allo sciopero.

In questi giorni gli iscritti alla FP CGIL di Genova degli altri comparti, in primis i colleghi della sanità pubblica genovese ma insieme a loro i Vigli del Fuoco, i dipendenti del Comune di Genova, di AMIU, dei Ministeri e di tutti i settori da noi rappresentati, stanno esprimendo la loro solidarietà nei confronti di questi lavoratori sostenendone la lotta e continueranno a farlo sino al raggiungimento di una positiva soluzione.

Questa è una battaglia per la dignità.

Questa è una battaglia di tutti.

Maurizio Gualdi – Segretario generale FP CGIL Genova

Luca Infantino – Presidente Comitato Direttivo FP CGIL Genova

Sara Bazzurro – Presidente Assemblea Generale FP CGIL Genova