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NIdiL-Cgil (Nuove Identità di Lavoro) è una struttura sindacale, nata nel 1998, per dare voce e rappresentanza ai lavoratori atipici, a chi lavora senza tutela e senza una rete di protezione sociale.

Gran parte delle nuove opportunità di lavoro per i giovani (e non solo per loro) non contemplano lo stipendio alla fine del mese, un orario fisso, garanzie contro il licenziamento, tutela durante la malattia o per la maternità.

Il mondo delle nuove identità di lavoro è variegato e complesso e portatore di bisogni anche molto diversi: troviamo liberi professionisti e lavoratori che collaborano su specifici progetti con una o più imprese, giovani che occasionalmente svolgono prestazioni lavorative e persone che, sotto le mentite spoglie di un contratto di collaborazione svolgono un lavoro subordinato.

Un tratto li accomuna: l’esclusione dal sistema dei diritti e delle tutele.

NIdiL-Cgil si sta battendo perché siano definite precise norme giuridiche per una chiara definizione di ambiti e diritti per i lavoratori che operano con modalità contrattuali diverse dalla tradizionale assunzione: norme per la regolamentazione dei contratti individuali e per l’identificazione di profili professionali e di settore; strumenti per affrontare la precarietà del mercato; formazione; certificazione del percorso professionale; mercato del lavoro dedicato; l’accesso al credito agevolato; la detraibilità delle spese di formazione e d’acquisto dei “mezzi di produzione”; incentivi per le forme di aggregazione professionale fuori dagli albi e dagli ordini professionali; soluzioni praticabili per le assicurazioni e le pensioni integrative; chiarezza nella gestione del fondo Inps per i collaboratori coordinati e continuativi.

E’ necessario, insomma, trovare strumenti per superare l’esclusione dei lavoratori atipici dalla attuale rete di protezioni sociali, per far valere a pieno titolo il loro diritto di cittadinanza sociale, strumenti per informare, per costruire tutele nuove per le nuove modalità di lavoro, per combattere gli abusi e le illegalità.

Pensiamo che conoscere le norme giuridiche di riferimento, saper leggere un contratto, conoscere i propri diritti e i propri doveri, avere luoghi a cui rivolgersi per le informazione e le tutele, possa essere un buon modo per iniziare a muoversi un po’ più sicuri in questo mondo del lavoro che cambia.