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In questi giorni il Decimonono ha pubblicato la notizia di un ridimensionamento dei fondi a favore dei teatri genovesi. In un momento in cui si confondono cultura e conoscenza con il quotidiano bombardamento nozionistico fine a se stesso, il teatro può ancora fare la differenza. Da sempre il teatro ha avuto una funzione sociale, artistica e culturale, ed è stato una finestra sul mondo in grado di osservare ed interpretare la realtà attraverso lo spettacolo in modo acuto e critico.

Chiunque faccia politica dovrebbe aver chiaro questo concetto e pertanto agire facendo in modo che siano sempre di più le persone che vogliono e possono andare a teatro. Per queste ragioni non si comprende perché i teatri di Genova vengano penalizzati a vantaggio di un’altra città in base a dinamiche deleterie come ad esempio è accaduto al teatro Nazionale, frutto dell’unione tra Stabile e Archivolto, che nonostante la promozione a teatro nazionale e l’incremento degli spettatori, non ha ricevuto neanche la somma dei contributi che percepivano singolarmente le due strutture.

Insieme al danno culturale, la decisione del Ministero mortifica il lavoro di altissima qualità che le maestranze quotidianamente producono. In una città che ha bisogno di risollevarsi e sta cercando di reagire nella maniera migliore ai tragici eventi che l’hanno colpita, gli investimenti nella cultura dovrebbero essere una delle chiavi di volta in grado di creare sinergie virtuose e le condizioni per aumentare il numero degli spettatori; ad oggi, purtroppo, abbiamo dovuto constatare in più di una occasione, e questa è solo l’ultima in ordine di tempo, che le scelte di carattere nazionale continuano a colpire indistintamente i teatri del capoluogo ligure.

L’auspicio del Sindacato dei lavoratori della comunicazione è che quanto prima si trovino le risorse per permettere ai cittadini di poter continuare ad usufruire di questi importanti e fondamentali presidi artistico culturali e nel contempo dare il giusto riconoscimento a tutti i lavoratori per l’impegno profuso ogni giorno tra mille difficoltà per garantire l’eccellente qualità del risultato.

Investire nella cultura sarebbe, anche per il nuovo Governo, un ottimo segnale di cambiamento.

Fabio Allegretti

Segretario Generale Slc Cgil Genova