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Roma 20 Aprile: per lo Spi una ragione in più per manifestare

Nel 2030 1 italiano su 12 non sarà più in grado di badare a sé stesso. La non autosufficienza è un problema che riguarda tutti noi ma è ignorato da chi ci governa. Anche per questa ragione manifesteremo a Roma sabato 20 aprile. Appuntamento con lavoratori e pensionati di Cgil e Uil alle 9.30, in Piazzale Ugo la Malfa.
(da facebook Spi Cgil Nazionale 16 aprile 2024)

Quattro referendum alla portata di tutti

Licenziamenti, contratti a termine, sicurezza. I quesiti promossi dalla Cgil spiegati da Lorenzo Fassina, responsabile dell’Ufficio giuridico e vertenze.

Quattro quesiti a beneficio di tutti i cittadini. Quattro domande per ridurre la precarietà e garantire più sicurezza negli appalti. Quattro proposte per smontare alcune delle leggi che hanno portato a un mondo del lavoro selvaggio, pieno di precarietà e troppo sbilanciato a favore delle imprese. Sono state presentate dalla Cgil e pubblicate in Gazzetta ufficiale: referendum per i quali il sindacato di Corso Italia si appresta a raccogliere entro l’estate le 500mila firme necessarie per andare poi al voto nella prossima primavera.

L’obiettivo? Uno solo: cambiare le norme che hanno impoverito il lavoro e hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati. Insieme all’iniziativa referendaria la Cgil porterà avanti anche proposte di legge e un contenzioso giudiziario mirato, azioni combinate per arginare le numerose riforme pensate e approvate apposta per togliere tutele e protezioni.

DOMANDE DIRETTE, TEMI DIFFICILI
Le domande sono dirette: “Volete voi l’abrogazione di…?”. E poi il dettaglio delle norme che si vogliono cancellare. Il referendum proposto dalla Cgil è di tipo abrogativo, come prevede la nostra Costituzione all’articolo 75, cioè chiede di eliminare leggi o parti di leggi, ed è uno strumento di esercizio della sovranità popolare: i cittadini esprimono direttamente le loro convinzioni al momento del voto, dichiarando semplicemente “sì” oppure “no” all’abrogazione.

Questo però non significa che i quesiti siano di facile comprensione, anche perché i temi che riguardano il lavoro sono ostici per tutti, chiari e accessibili solo ai giuristi specializzati. Vediamoli.

1. CANCELLARE IL JOBS ACT
“Il primo quesito è il più semplice di tutti – afferma Lorenzo Fassina, responsabile dell’ufficio giuridico e vertenze della Cgil –, perché mira a cancellare l’intero decreto legislativo 23 del 2015, il famoso Jobs Act, contratto a tutele crescenti. Stiamo parlando della legge che ha di fatto reso inapplicabile nel 90 per cento dei casi l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori”.

Tutti i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015 da un’azienda con più di 15 dipendenti possono essere licenziati in maniera illegittima, quindi anche se non c’è giusta causa o giustificato motivo soggettivo o oggettivo (ristrutturazione dell’impresa, crisi aziendale, soppressione del posto, ecc.). Il decreto che si vuole abrogare ha escluso la possibilità per il lavoratore di essere reintegrato: ha diritto solo a un indennizzo che viene stabilito esclusivamente in base agli anni di servizio nell’azienda (elemento peraltro dichiarato incostituzionale dalla Consulta).

A cosa ha portato il cosiddetto contratto a tutele crescenti? Ha precarizzato il lavoro e tolto tutele al lavoratore: chiunque assunto dopo il 2015 (quindi per lo più i giovani) può essere licenziato in qualsiasi momento e senza motivo. Quindi è sotto ricatto.

(articolo pubblicato su Collettiva.it a firma di Patrizia Pallara, 15 aprile 2024)

Cgil e Uil: sabato 20 aprile scendiamo in piazza

Abbiamo tante ragioni per mobilitarci. Viviamo in un Paese dove i salari sono troppo bassi, le tasse sono pagate sempre e solo da lavoratori e pensionati, milioni di persone non riescono neppure a curarsi perché non hanno i soldi per farlo e in troppi perdono la vita mentre lavorano.

Sabato 20 aprile si torna in piazza a Roma. Cgil e Uil, infatti, hanno indetto una manifestazione nazionale per rimettere al centro i temi della sicurezza sul lavoro, del diritto alla salute e per rivendicare la necessità di alzare i salari e di riformare il sistema fiscale.

Tra le questioni per le quali il sindacato dei pensionati manifesterà sono centrali la tutela della salute come diritto universale e tasse che siano misurate sui principi di progressività, equità e solidarietà.

Chiediamo risorse e investimenti sul servizio sanitario nazionale e per i servizi sociali, il rinnovo del contratto del personale sanitario, il rilancio degli ospedali pubblici e della rete di assistenza territoriale. Vogliamo che la legge sulla non autosufficienza, conquistata grazie al nostro impegno, venga finalmente finanziata e resa effettiva, al di là delle operazioni di pura propaganda politica portate avanti dal governo Meloni.

Sono oltre 3 milioni gli over 65 che rinunciano alle cure per problemi economici. Un dato inaccettabile con il quale questo esecutivo deve fare i conti. Così come non può continuare a ignorare che, secondo le stime, il numero degli anziani non autosufficienti raddoppierà fino ad arrivare a quasi 5 milioni di persone entro il 2030, quando un italiano su 12 non sarà più in grado di badare a sé stesso.

Per finanziare la sanità che vogliamo occorre reperire le risorse attraverso un sistema fiscale che tassi gli extraprofitti e recuperi i 90 miliardi di euro sottratti ogni anno dagli evasori alle politiche sociali.

Non è accettabile, come fa il governo, che si continui a tassare lavoro e pensioni più dei profitti, delle rendite finanziarie e immobiliari e del lavoro autonomo più facoltoso.

Noi diciamo basta alle sanatorie, ai condoni, ai concordati e sì a un fisco che sia davvero progressivo e che indicizzi le detrazioni per lavoro e pensioni all’aumento dei prezzi.

Sabato diamo appuntamento a tutte e a tutti alle 9.30 a Roma. Il corteo partirà da Piazzale Ugo la Malfa e si concluderà in Piazzale Ostiense con gli interventi dei segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.

(articolo pubblicato sul sito Spi Cgil Nazionale in data 16 aprile 2024)

Sicurezza, sanità pubblica, riforma fiscale, salari: prosegue la mobilitazione di Cgil e Uil della Liguria.

Cgil Liguria e Uil Liguria si preparano per la manifestazione nazionale prevista per sabato 20 aprile a Roma. Partiranno alla volta della Capitale un migliaio tra lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati a bordo di mezzi pubblici e privati. “Dopo lo sciopero generale della scorsa settimana prosegue la mobilitazione di Cgil e Uil per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica, per una riforma fiscale e la tutela dei salari – spiegano Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria ed Emanuele Ronzoni commissario straordinario Uil Liguria – Lo chiedono a gran voce le nostre iscritte e i nostri iscritti e noi non ci tireremo indietro. Sabato 20 aprile le nostre delegazioni saranno in piazza per rivendicare una società più equa. La nostra Costituzione garantisce un diritto ad oggi in parte negato che è quello ad una sanità pubblica, gratuita ed universale: servono più investimenti, nuove assunzioni e il rinnovo dei contratti di lavoro del personale sanitario. Occorre reperire le risorse dove vengono generati gli extraprofitti, quindi bisogna procedere con una extra tassa sulle banche, ma anche sulle grandi aziende energetiche. Esistono altre emergenze come quelle del rinnovo dei contratti e l’aumento dei salari perché in Italia si continua a registrare la perdita del potere d’acquisto per gli unici soggetti che pagano le tasse sempre: lavoratori dipendenti e pensionati”.

Cgil e Uil ricordano anche le rivendicazioni della campagna permanente Zero Morti Sul Lavoro: bisogna proseguire la battaglia contro una guerra civile che ogni anno – in media – conta tre vittime al giorno sul lavoro.

Sabato 20 aprile il corteo partirà alle ore 10.30 da Piazzale Ugo la Malfa, davanti al Circo Massimo, per raggiungere a Piazzale Ostiense dove si terranno gli interventi dei segretari generali Cgil e Uil Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri

 

Uffici stampa

Cgil Liguria – Uil Liguria

Giovanna Cereseto 335.7245888

Giada Campus 348.7476881

Francesco Massardo 366.3418930

Sonia Montaldo è la nuova Coordinatrice Slc Cgil Liguria

Sonia Montaldo è la nuova Coordinatrice Slc Cgi Liguria. Montaldo prende il posto di Fabio Allegretti che ha assunto nuovi incarichi in Confederazione. Con l’elezione di oggi, avvenuta nell’ambito del Coordinamento regionale di categoria, Sonia Montaldo aggiunge alla carica di Segretaria generale Slc Cgil Genova quella di Coordinatrice regionale.

Montaldo, nata a Genova, dopo la maturità classica nel 2000, si laurea in giurisprudenza e per un paio d’anni intraprende la pratica forense. Nel 2003 viene assunta in H3G con contratto di formazione lavoro al termine del quale viene assunta a tempo indeterminato e si iscrive alla Slc, la categoria della Cgil che tutela lavoratrici e lavoratori del settore comunicazioni.

Nel 2009 viene eletta nella rappresentanza sindacale unitaria in quota Cgil, responsabilità che le viene confermata nel 2012. Eletta nella Segreteria territoriale della Slc nel 2014 e riconfermata nel 2018 con incarico di segretaria di organizzazione, per diversi anni continua la sua attività in parte in azienda in parte a tempo pieno in sindacato. A seguito della cessione di ramo d’azienda, Montaldo diventa dipendente di Comdata e nel 2019, anche in questa azienda, viene eletta rsu, ruolo tutt’ora ricoperto. Nel febbraio scorso Montaldo viene eletta dall’Assemblea Generale Slc Cgil Genova al ruolo di Segretaria Generale della categoria, ruolo al quale oggi somma quello di Coordinatrice Regionale.

Slc Cgil Liguria

Corteo a Genova del personale dei servizi educativi zero sei del Comune di Genova. Fp Cgil “più risorse e personale”

Oggi a Genova si è svolta la mobilitazione del personale dei servizi educativi zero sei del Comune di Genova. L’iniziativa, organizzata dalla Funzione Pubblica Cgil su tutto il territorio nazionale, ha avuto per oggetto la difficile situazione in cui vivono quotidianamente educatori e insegnanti dei servizi comunali dedicati ai bimbi della fascia di età da zero a sei anni. Gli obiettivi della protesta sono molto precisi: non considerare nel tetto assunzionale le assunzioni del personale educativo, il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli di studio, un sistema di sostituzioni rispettoso della dignità del personale dei servizi e del rispetto delle norme contrattuali.

Il corteo genovese è partito davanti a Tursi nel pomeriggio ed è terminato in Prefettura dove una delegazione della Fp Cgil di Genova ha consegnato un documento con i principali punti della rivendicazione. Specificatamente sul Comune di Genova, in considerazione dell’accordo sindacale sottoscritto con la civica amministrazione il 5 luglio 2023 e nel rispetto della normativa e del contratto nazionale vigente, è stato chiesto di organizzare un sistema di sostituzione del personale educativo efficace ed efficiente; inoltre, sempre riguardo al Comune di Genova, è stata sottolineata la necessità di implementare il personale amministrativo che opera negli ambiti educativi territoriali e nella direzione centrale.

Cgil e Uil, sabato 20 aprile 2024 manifestazione nazionale a Roma: Salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari

PER LA SALUTE DI TUTTI/E INVESTIAMO SUL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Per la tutela del diritto alla Salute, per un Servizio Sanitario Nazionale e un sistema socio-sanitario, pubblico e universale sono necessarie risorse economiche, umane e organizzative. Occorre aumentare il finanziamento del SSN, sia in termini assoluti che in rapporto al PIL.

Incrementare le risorse destinate al rinnovo del Ccnl 2022/2024 del personale per realizzare un piano straordinario pluriennale di assunzioni. Superare i tetti alla spesa del personale, rendere attrattiva la formazione nelle professioni sanitarie.

Per rilanciare e riadeguare la rete ospedaliera per favorire accessibilità, sicurezza, qualità, a partire dalla rete dell’emergenza e dai Pronto Soccorso.

Per superare gli inaccettabili tempi d’attesa che negano il diritto alla salute, favoriscono il ricorso a prestazioni private, erodono salari e pensioni fino alla rinuncia alle cure.

Per superare i divari e le diseguaglianze tra regioni e territori, la mobilità passiva e garantire il diritto a curarsi nel territorio in cui si vive.

Per lo sviluppo dell’assistenza territoriale realizzando una rete capillare di servizi socio-sanitari. Rendere operativi Distretti, Case e Ospedali di Comunità a gestione pubblica, potenziare la rete dei consultori pubblici e la piena attuazione della Legge 194/1978, investire sulla salute mentale.

Per sostenere le persone anziane non autosufficienti va migliorata e attuata la riforma prevista dalla Legge delega 33/2023, la legge 227/21 sulla disabilità, con le  necessarie risorse a carico della fiscalità generale per adeguate politiche per l’invecchiamento attivo, il sostegno alla vita autonoma, l’assistenza domiciliare, intervenendo sui ritardi della missione 5 e 6 del PNRR e la realizzazione del DM/77

ZERO MORTI SUL LAVORO

Occorre istituire il sistema di qualificazione di tutte le imprese, sia pubbliche che private, fondato sul rispetto delle normative su salute e sicurezza e sulla regolare applicazione dei contratti collettivi di lavoro delle OO.SS. comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Chi non rispetta tali requisiti deve essere interdetto dalla concessione di finanziamenti o incentivi con fondi pubblici

La patente a punti, non una leggera patente a crediti, deve essere uno strumento chiaro di sanzione e di interdizione dalle attività e dall’accesso agli appalti pubblici e privati, di tutte le imprese scorrette operanti in qualsiasi settore.

Mai al lavoro senza una formazione e un addestramento adeguati, erogati da enti accreditati e certificati, che devono tener conto della capacità di comprensione  linguistica dei destinatari dei corsi.

Deve essere data piena attuazione al coordinamento permanente tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e le Aziende Sanitarie Locali (ASL), migliorando le verifiche ispettive in qualità, quantità e frequenza, anche attraverso l’incremento delle risorse da destinare e del personale ispettivo.

PER UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE

Il fisco che vogliamo attinge là dove sono le risorse per finanziare sanità, istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici e valorizza chi produce ricchezza

La “Riforma fiscale” del Governo continua a tassare lavoro e pensioni più dei profitti, delle rendite finanziarie e immobiliari, del lavoro autonomo benestante; non tassa gli extraprofitti e premia l’evasione, che sottrae 90 miliardi di euro ogni anno alle politiche sociali e di sviluppo del paese.

Basta con le sanatorie, coi condoni, coi concordati, con i premi a settori che continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute.

Bisogna indicizzare all’inflazione le detrazioni per lavoro e pensioni; nessuna flat tax, ma un fisco progressivo su tutti i redditi personali.

SALARI

I salari, diminuiti in Italia cresciuti in Europa, causati da pre carietà, discontinuità lavorativa, part time involontario, tempi lunghissimi per i rinnovi contrattuali, sono stati ulteriormente erosi da un’inflazione da crescita dei profitti. Che fare è chiaro:

  • Rafforzare la contrattazione collettiva settoriale, garantire il rinnovo dei contratti alle scadenze naturali; abolire la precarietà.
  • Ridurre l’orario di lavoro a parità di retribuzione, anche in collegamento alla formazione come diritto individuale.
  • Promuovere azioni per una reale parità e per il superamento del gap salariale fra donne e uomini.
  • Garantire la partecipazione organizzativa e il coinvolgimento delle lavoratrici e lavoratori e il loro consenso ai cambiamenti che devono affrontare le imprese.
  • Dare attuazione agli accordi interconfederali sulla rappresentanza sindacale e l’elezione delle rappresentanze sindacali unitarie in ogni luogo di lavoro.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE CGIL e UIL SABATO 20 APRILE 2024

CONCENTRAMENTO ORE 9.30 PIAZZALE UGO LA MALFA

COMIZIO CONCLUSIVO PIAZZALE OSTIENSE | ROMA

Intervengono i segretari generale di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri

 

Da cgil.it

Servizi educativi del Comune di Genova: lunedì 15 aprile 2024 la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori

Si terrà lunedì 15 aprile a partire dalle ore 14,30 la mobilitazione del personale dei servizi educativi zero sei del Comune di Genova.
La difficile situazione in cui vivono quotidianamente educatori e insegnanti dei servizi comunali dedicati ai bimbi della fascia di età da zero a sei anni sono al centro della protesta che ha obiettivi precisi: la proroga di tutte le graduatorie per insegnanti della scuola dell’infanzia e delle educatrici ed educatori degli asili nido. Il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli di studio, un sistema di sostituzioni rispettoso della dignità delle dipendenti dei servizi e del rispetto delle norme contrattuali.

Fp Cgil Genova

Imperia: incontro Prefetto e presidio per lo sciopero generale Cgil e Uil su sicurezza e fisco

Ieri mattina in Piazza Bianchi a Imperia insieme alla CGIL e alla UIL centinaia di lavoratori, pensionati e cittadini hanno manifestato per avere risposte più concrete, più sicurezza per il e sul lavoro, una riduzione delle tasse semplicemente facendole pagare a chi oggi ancora ne evade per il 70% , per dire basta alla precarietà e alla falsa occupazione ma anche per denunciare le condizioni nel nostro territorio partendo dalla situazione della sanità, dal numero di infortuni, purtroppo anche mortali,  aumentati già nei primi due mesi del 2024 e del trasporto pubblico locale dove nei paesi dell’entroterra i servizi vengono ridotti o addirittura soppressi.

Al termine del presidio abbiamo portato le istanze della protesta all’Illustrissimo Prefetto di Imperia, il quale, dimostrando un grande senso di praticità e condivisione delle problematiche sollevate, ha da subito accolto la richiesta dei Sindacati per aprire un tavolo con le Organizzazioni sindacali Confederali e con gli Enti istituzionali (INAIL, Ispettorato, ASL ) al fine di stipulare un protocollo operativo a garanzia di una più accurata attenzione alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

 

 

CGIL                                 UIL

Tiziano Tomatis           Milena Speranza.

Sciopero ad oltranza in GLS a partire dalle ore 4,30 di giovedì 11 aprile per Tfr e competenze

bandiera filt
bandiera filt

GLS sciopero a oltranza confermato.

Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria confermano lo sciopero ad oltranza in GLS con presidi davanti ai cancelli della GLS Enterprise di Genova e Carasco, a partire dalle ore 4,30 di giovedì 11 aprile, e fino a quando le lavoratrici e i lavoratori non avranno ricevuto il dovuto, come da conteggi da inviati.

GLS (obbligata il solido) continua a non intervenire su competenze di fine rapporto e TFR non pagati

Genova, 10 aprile 2024 – Sciopero confermato per le addette e gli addetti alla distribuzione e movimentazione delle merci della GLS di Genova e Carasco con presidi a partire dalle 4,30 del mattino di giovedì 11 aprile e fino a quando le lavoratrici e i lavoratori non avranno ricevuto il dovuto, come da conteggi già in possesso del committente.

Trattamento di fine rapporto, ferie, permessi e ROL. sono spariti dall’orizzonte di 150 lavoratori. A parte una debole proposta di pagamento a rate del Gruppo Astra, nuovo fornitore , GLS Enterprise – che è il soggetto legalmente obbligato in solido al pagamento delle spettanze di fine rapporto e TFR – ad oggi diserta nelle interlocuzioni (dopo che aveva affidato le lavorazioni e saldato anche le fatture alla società Prisma S.r.l volatilizzata).

Le segreterie Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria, nel corso del mese di febbraio e marzo 2024, hanno più volta sollecitato il committente GLS a prendere in mano la questione, come impone la legge, ma l’impresa ha fatto orecchie da mercante, a sfregio dei lavoratori che sono in difficoltà economica.

La società Prisma S.r.l è uscita dagli appalti di movimentazione delle merci e distribuzione per conto del committente GLS Enterprise S.r.l di Genova e Chiavari, ed è sparita, e con essa sono spariti i soldi delle lavoratrici e dei lavoratori- La GLS Enterprise già nel 2022 era entrata nel mirino della Procura della Repubblica di Milano, per un percorso verso la Legalità, ma crediamo che questo percorso verso una filiera sana e corretta i vertici non lo abbiano ancora iniziato e neppure compreso, stante l’accaduto.

Oltre alle competenze, la società Prisma S.r.l non ha consegnato ai lavoratori la documentazione CU 2024 riferita ai redditi 2023, ha omesso di versare parte di contribuiti previdenziali, danneggiando pesantemente i lavoratori a livello pensionistico ed esponendoli così a verifiche fiscali per mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.

Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria hanno già scritto alla Procura della Repubblica di Milano e di Roma dove ha lsede lPrisma S.r.l con l’intento di portare a conoscenza di quanto sta avvenendo l’opinione pubblica e le istituzioni. “Occorre procedere con gli accertamenti dovuti per riportare nell’ambito della legalità GLS Enterprise , ma non solo con le parole e con le dichiarazioni, ma con un sistema di verifica capillare delle società, il possibile crac è dietro la porta. Non si possono coinvolgere lavoratori ignari a strategie per fare cassa e poi sparire nel nulla– dichiarano Marco Gallo e Giovanni Ciaccio di Filt Cgil Genova e Liguria e della Uiltrasporti Liguria – I lavoratori per colpa di un mancato controllo da parte della GLS Enterprise stanno subendo un danno economico impressionante, e ancora una volta, risultano l’anello debole della filiera della logistica non per loro scelta”