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Siamo da sempre contrari all’aumento di quota di subappalto di ATC” Così Fabio Quaretti, Filt Cgil, Marco Moretti Fit-Cisl, Paolo Carrodano Ugl e Stefano Viani Faisa-Cisal, che continuano: “Noi avevamo aperto sulla base del Piano Industriale e era condiviso l’aumento del subappalto nel momento in cui ci fosse stato il passaggio alla gestione in house, le due cose dovevano andare di pari passo. Ovviamente la gestione dell’emergenza covid ha senza dubbio modificato sensibilmente la domanda di mobilità e di conseguenza l’erogazione del servizio dovrà essere ripensata, l’estate che stiamo per affrontare sicuramente non sarà normale, ma le decisioni vanno condivise ed alla fine di essa si dovrà tornare a dove eravamo!! Nulla deve cambiare rispetto alle modalità di affidamento e noi non accetteremo nessuna fuga in avanti, la gestione in house che doveva partire a Giugno deve essere solo rinviata. Siamo anche noi preoccupati per la situazione del bilancio, con le perdite relative al periodo dell’emergenza Covid. Questa situazione accomuna tutte le realtà italiane. Dobbiamo ripartire rilanciando il valore pubblico del TPL, ma non di possono chiedere ulteriori sacrifici per i lavoratori che anzi necessitano di essere riconosciuti a pieno titolo. Chiediamo quindi a Comune, Provincia ed Azienda di accelerare il più possibile il passaggio alla gestione in house ripartendo dal piano industriale condiviso con una qualità nel servizio con i giusti investimenti e ricordiamo sempre che a prescindere da tutto la legge sui subaffidamenti mette il tetto chiaro del 30% che per nessun motivo deve essere superato. Per questi motivi abbiamo inviato una richiesta d’incontro urgente alla Provincia come organo affidatario del servizio.”

La Segreteria