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È passato il NO al referendum indetto il 19 e 20 maggio per consultare i lavoratori sull’ipotesi di accordo aziendale siglata dalla sola Uiltrasporti.
Vince quindi il principio, sostenuto da Filt Cgil e Fit Cisl, che la concorrenza nei porti non si fa sul costo del lavoro e che la contrattazione collettiva di settore deve rimanere il punto di partenza per garantire sicurezza e tutele.
Un referendum indetto secondo le regole del Testo Unico sulla rappresentanza, proprio nel giorno in cui si celebravano i 50 anni dello Statuto dei lavoratori. Purtroppo la consultazione è stata segnata dalle polemiche per l’esclusione della Filt Cgil dalla Commissione Elettorale, fatto che ha portato a un ricorso per comportamento antisindacale depositato contro l’azienda.
A questo punto, vista la volontà dei lavoratori di non accettare le deroghe al CCNL proposte su orario di lavoro, regimi di flessibilità e norme sullo straordinario, l’azienda dovrà riflettere sull’esito del referendum e prenderne atto, riconsiderando le proprie posizioni, per ornare al tavolo riaprendo la trattativa.
Bisogna costruire finalmente per i lavoratori del terminal Vado Gateway un accordo aziendale dignitoso, che contenga gli strumenti adeguati alla gestione della prima piattaforma semi automatizzata del Mediterraneo, nella quale sono stati investite ingenti risorse pubbliche anche per sostenere un territorio segnato da anni da una pesante crisi industriale.
Filt Cgil Liguria
Laura Andrei Marco Pietrasanta Fabrizio Castellani
Fit Cisl Liguria
Mauro Scognamillo Davide Traverso Danilo Causa

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