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Autostrade liguri: applicare le norme sul lavoro

Mentre la propaganda si concentra sulle inaugurazioni del viadotto Morandi e sulla sciagurata necessità di estendere il sistema derogatorio del modello Genova, la Liguria è sempre più isolata e marginalizzata. In questi mesi di lockdown nessuna manutenzione è stata programmata per le autostrade liguri e per affidare i lavori nel rispetto delle regole e senza deroghe.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oltre 50 cantieri con salti di carreggiata, code, caselli chiusi ed evidenti rischi per camionisti, viaggiatori e per chi in quei cantieri ci lavora. Mentre la Regione abbaia alla luna e prova a potenziare il sistema dei trasporti, il concessionario, non avendo adempiuto nei tempi alla programmazione della manutenzione, deve accelerare con gli investimenti per la sicurezza della rete.

E’ evidente come la responsabilità di questo caos sia diffusa tra chi ha avuto incarichi e titolarità amministrative ed è il risultato di scelte politiche sbagliate e nocive, assenza di programmazione degli investimenti pubblici necessari a garantire coesione sociale e competitività economica.

Ecco perché la Cgil – nel documento elaborato all’indomani del confronto con il Governo nella piena emergenza Covid – ha chiesto un maggior coinvolgimento dello Stato nell’economia, nelle scelte delle politiche industriali, della selezione degli investimenti, della priorità e del rispetto delle intese.

E’ indispensabile evitare pericolosi processi di deregolamentazione, come introdotto dallo Sblocca cantieri e quindi dal modello Genova, utili solo a riesumare il fantasma della Legge Obiettivo che ebbe la caratteristica di incrementare illeciti ed incompiute.

Che le regole siano elemento ostativo e di ritardo per fare le opere è uno slogan al servizio di chi intende far affari con gli appalti pubblici. Occorre invece, come accade in tutta Europa, investire nella pubblica amministrazione e nelle stazioni appaltanti. Derogare è assai nocivo per la qualità dell’opera, per la concorrenza al ribasso, per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tornado alle code di questi giorni, la Regione è in ritardo nell’applicazione delle intese regionali con il sindacato sull’organizzazione del lavoro sottoscritte a livello prefettizio e sull’applicazione  della legge regionale sulla sicurezza in ambito autostradale che, fortemente richiesta ed ottenuta dalle organizzazioni sindacali, introduce elementi fortemente innovativi in materia di sicurezza sul lavoro a partire dall’individuazione di responsabili dedicati su tutta la tratta autostradale ligure.

Atteso che i lavori si debbono fare, è necessario mettere in campo tutti gli strumenti per far sì che si svolgano nella massima sicurezza e provando ad impattare il meno possibile con gli afflussi degli utenti e tutelando il trasporto merci. Il tema non è solo pagare o meno il pedaggio, ma il danno che ogni cittadino patisce per questa situazione. La Liguria non si può permettere il rischio di pagare un ulteriore danno economico oltre a quello provocato dal Covid a cui si aggiunge il pesantissimo e atavico deficit infrastrutturale.

Fabio Marante

Segretario regionale Cgil Liguria