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La Spezia, 12 dicembre 2019

“Il piano per abbattere le liste di attesa che propone la Dottoresa Troiano sembra mutuato dal film di Albero Sordi “il medico della Mutua” in cui il famigerato dottor Tersilli era ossessionato dai tempi di visita per avere più mutuati. Verrebbe da ridere, se la situazione non fosse così drammatica.” Così Cgil, Cisl e Uil, che continuano: “Dimezzare i tempi di una visita è una affermazione priva di ogni fondamento scientifico e di visione organizzativa. Ogni paziente fa storia a sè, e non si possono certo imputare agli stessi pazienti responsabilità dei malfunzionamenti della nostra ASL, che invece dipendono da carenze di personale, strutturali, ed incapacità gestionale dei vertici. Per risolvere il problema dei pazienti che non si presentano la pratica dell’overbooking deve diventare prassi consolidata e costante, in modo tale da evitare buchi. Altro tema: bisogna istituire gli accessi programmati dei malati cronici, che alla Spezia sono migliaia e che adesso sono abbandonati a se stessi, in modo tale da creare percorsi di presa in carico reali del paziente ed evitare gli intasamenti per visite ed esami.”

Concludono i sindacati: “Nella gestione della sanità servono competenze ed organizzazione, non improvvisazione. L’abbattimento delle liste di attesa passa attraverso una strategia, condivisa con i professionisti che ci lavorano, che metta assieme incremento di personale, investimenti in strutture e macchinari, potenziamento dei presidi sanitari sul territorio e l’applicazione delle recenti normative che invece la Regione, e la Asl 5, disattendono. Normative che prevedono tempi certi a partire dall’assegnazione di priorità del medico curante e la possibilità del paziente, qualora il tempo di attesa non fosse rispettato, di ricorrere a strutture convenzionate o in intramoenia senza aggravio di costi.