1

Commento di Federico Vesigna su manovra governo

Qualunque giudizio potrà essere speso dopo un’attenta lettura dei testi che si prospetta tutt’altro che agevole.

La prima superficiale impressione è che siamo di fronte ad una manovra monstre che prova a dare una risposta all’emergenza ma che purtroppo per la gravità della situazione non sarà sufficiente a recuperare il terreno perduto e a sostenere la ripresa.

Bene le misure sul lavoro.

Il rifinanziamento della cassa integrazione con la possibilità di beneficiare di altre 9 settimane va nella direzione giusta e insieme alla proroga del divieto di licenziamento consentirà di difendere, almeno per ora, centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Resta il problema dei tempi di pagamento.

Ci auguriamo che la nuova procedura possa davvero sveltire i tempi anche perché la situazione è diventata insostenibile per molte famiglie.

Importante nell’emergenza aver rafforzato le misure per la famiglia con il raddoppio del bonus baby sitter e del congedo parentale, anche se è arrivato il tempo di pensare ad una più complessiva riforma degli strumenti di conciliazione.

Sacrosanto aver rimediato alle precedenti falle che avevano escluso da qualsiasi forma di sostegno colf e badanti.

A questo proposito un primo significativo passo in avanti, ancorché ancora troppo timido, si registra sul fronte della lotta al caporalato e contro lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina con le norme sulla regolarizzazione di braccianti colf e badanti costretti a lavorare in nero.

Bene le risorse alla sanità pubblica per aumentare i posti letto di terapia intensiva ed investire nell’assistenza territoriale che è quella che è più mancata nel pieno dell’emergenza, specie nella nostra regione.

Sul fronte delle imprese c’è un ampio ventaglio di misure di sostegno di cui al momento è difficile valutare il grado di efficacia.

Comunque sia non sembrano essere stati recepiti i nostri suggerimenti sul condizionare le misure di sostegno alle imprese alla garanzia della continuità produttiva e alla difesa dei livelli occupazionali.

Per il resto manca il respiro strategico.

Con la sola eccezione del superbonus del 110% che può davvero dare un forte impulso agli interventi di efficientamento energetico contribuendo a rilanciare il settore delle costruzioni migliorando la qualità del nostro tessuto produttivo, manca un progetto di sviluppo più complessivo che sia capace di traghettarci fuori da questa condizione di crisi.

Federico Vesigna Segretario Generale Cgil Liguria