image_pdfimage_print

“Il piano di riorganizzazione della Asl5 Spezzina presentato oggi, 5 febbraio 2020, dal Presidente Toti è inadeguato. E diciamo No ad ogni ipotesi di privatizzare il nuovo ospedale.” Così le segreterie di Cgil, Cisl e Uil che continuano: “quale sarà il futuro della sanità spezzina, quale modello assistenziale sarà applicato ed in quali strutture? Sono queste le domande a cui bisogna rispondere, riempiendole di significato e di progetti realizzabili. Invece le assunzioni sono insufficienti, solo in parziale compensazione delle carenze di organico e dei pensionamenti. Serve un cospicuo investimento in nuovi organici. Anche gli investimenti in strutture e tecnologie sono insufficienti, e qui si sconta anche la mancanza di una progettualità complessiva e di una regia organica. “

Proseguono i sindacati: “Toti parla di “project financing” e di “project leasing” per il nuovo ospedale. Ma che vuol dire? Chi investe? Con quali e quante risorse? Quale soggetto? Solo per la costruzione o anche per la gestione? È tutto troppo fumoso: non vorremmo che questa indeterminatezza nascondesse il disegno di privatizzare il nuovo Ospedale, magari coinvolgendo attori della sanità privata lombarda. Siamo contrari a questo tipo di ipotesi: il nuovo Ospedale dovrà essere pubblico. Si facciano al più presto tutti i passaggi necessari ad indire una nuova gara, con tempi certi e certificati. Il territorio non può più aspettare.”

Marco Ursano Ufficio stampa CGIL LaSpezia