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Marassi è in rivolta

Il carcere di Marassi si aggiunge al lungo elenco di tumulti che si stanno registrando in queste ore nel nostro Paese con morti, feriti e agenti sequestrati. I dati che giungono sono molto confusi e in continua evoluzione. Risultano coinvolti, al momento, Modena – dove si conterebbero dei morti, forse sei – Foggia dove sarebbero evasi ventidue detenuti poi ripresi; Alessandria, Vercelli, Milano San Vittore, Roma Rebibbia, Salerno, Napoli, ma la protesta dilaga.
“Emerge con evidenza – afferma Stefano Branchi Coordinatore Nazionale della Funzione Pubblica Cgil per la Polizia Penitenziaria – come gli organici negli Istituti Penitenziari italiani siano fortemente inadeguati; a tutti i colleghi, come sempre, ma soprattutto in questo momento, va il nostro sostegno e la nostra solidarietà”.
La protesta riguarderebbe le misure adottate per contenere la diffusione del contagio da coronavirus nelle carceri, primo fra tutte il divieto di colloquio diretto con i parenti. Parrebbe però che l’obiettivo reale sia legato piuttosto all’ottenimento dell’indulto.