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Così afferma Ines un personaggio del film “Nome di donna” in cui si narra la storia di una donna vittima di molestie sul luogo di lavoro.
Ancora oggi l’ambiguità e l’omertà ostacolano il contrasto e la ferma condanna delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro, di cui sono vittime prevalentemente le donne.
Per questo sono così importanti i segnali positivi e concreti che giungono da più parti e che vedono sempre impegnata la CGIL.
In Liguria è istituito il numero 010-5485099 dove segnalare i casi di molestie al quale si può accendere anche dal numero verde della Regione Liguria 800445445 tasto 5
Presto sarà inoltre inserito nel portale dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Liguria un questionario anonimo per la rilevazione delle molestie e la violenza in ambiente di lavoro.
E’ di ieri, 30 gennaio 2020, la firma di un importante accordo interconfederale contro le discriminazioni, per il contrasto alle molestie e alla violenza di genere nei luoghi di lavoro sottoscritto da A.G.C.I, Confcoperative, Legacoop, CGIL, CISL e UIL che prende spunto dai principi espressi nell’Accordo quadro europeo del 2007: “Accordo quadro sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro” e della Convenzione ILO “Violence and Harassment Convention” approvata nel 2019.
Entro il 31 luglio 2020 si procederà a definire il programma delle azioni da realizzare per raggiungere le finalità convenute nell’Accordo.
“Questo importante accordo – afferma Cristiana Ricci Responsabile Politiche di genere Cgil Liguria – coinvolge le imprese cooperative nella costruzione di una cultura organizzativa contraria a qualsiasi forma di discriminazione, violenza e molestia di genere nei luoghi di lavoro, oltre a promuovere iniziative di informazione e formazione per prevenirle e arginarle attraverso la conoscenza del fenomeno”. “La dignità delle lavoratrici e dei lavoratori – continua Cristiana – non può essere violata da atti, prassi o comportamenti che si configurino come molestie o violenza sul lavoro”.