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Scuola, tempo pieno e mensa. Cgil: “Se a settembre non verranno garantiti si torna indietro di 40 anni. Subito un tavolo tecnico”

SCUOLA, TEMPO PIENO E MENSA. CGIL: “SE A SETTEMBRE NON VERRANNO GARANTITI SI TORNA INDIETRO DI 40 ANNI. REAGIREMO.
SUBITO UN TAVOLO TECNICO

Camera del Lavoro, Filcams e Flc chiedono subito un tavolo tecnico di confronto tra sindacato, Provveditorato, Coordinamento della Commissione Scuola edilizia – Scolastica, Comune di Genova, aziende appaltatrici del servizio ristorazione. Settembre è alle porte e la scuola deve poter ricominciare in sicurezza comprendendo tutti quei servizi che possano garantire il benessere degli studenti e la serenità delle famiglie: insegnanti in numero adeguato, servizio mensa e igienizzazione costante e accurata degli ambienti.

E’ indispensabile quindi che anche a livello locale si crei un tavolo tecnico di confronto con le parti sociali per affrontare e risolvere in tempi rapidi tutte le problematiche legate all’organizzazione, agli spazi, al personale necessario.

Camera del Lavoro, Flc e Filcams, accolgono con preoccupazione gli allarmi che il mondo della scuola genovese, attraverso i suoi dirigenti scolastici e gli insegnanti, sta lanciando alle istituzioni, nazionali e locali, in merito al fatto che a settembre si rischi di non poter garantire il diritto al tempo pieno e quindi anche alla refezione scolastica.

Le linee guida del Miur sembra lascino perplessi i dirigenti scolastici che stanno esprimendo grande preoccupazione e stanno denunciando di fatto difficoltà attuative.

La crisi Covid coinvolge la scuola in tutti i suoi aspetti: il necessario distanziamento tra alunni e insegnanti e tra tutti i soggetti che operano all’interno degli edifici scolastici, renderà obbligatoria una rivisitazione non solo degli spazi, ma degli organici da impiegare.

Dalla chiusura del servizio scolastico a causa dell’emergenza Covid, Filcams, Flc e Camera del Lavoro hanno effettuato azioni di denuncia, chiesto tavoli di confronto con le istituzioni, hanno fatto proposte e chiesto l’intervento sia della Regione Liguria, che del Comune e della Prefettura di Genova, rappresentando le istanze di tutti coloro che concorrono a formare il sistema scuola: dirigenti scolastici, insegnanti e operatori scolastici, cuochi e addetti alla ristorazione.

Si è detto in più occasioni che è necessario trasformare la crisi Covid  in opportunità per il paese: questo è il momento di investire sul futuro dei nostri figli, sulla scuola e sull’occupazione.

L’offerta formativa deve comprendere un tempo scuola, un tempo mensa e un tempo di ricreazione, il tutto nella massima sicurezza. Oggi più che mai servono nuove risorse e nuovi spazi educativi. Dividere le classi organizzandole in turni mattina-pomeriggio significherebbe tornare indietro di quarant’anni mettendo a rischio il tempo pieno, grande conquista del mondo della scuola; soprattutto per le madri lavoratrici, significherebbe perdere opportunità lavorative, autodeterminazione e libertà di scelta. Lo stiamo già drammaticamente osservando.

Se tutto ciò non dovesse accadere, assisteremmo alla fine del tempo pieno a scuola e, senza servizio mensa, saremmo spettatori del fallimento di interi settori produttivi della ristorazione collettiva e di migliaia di licenziamenti.

Camera del Lavoro, Flc Cgil, Filcams Cgil Genova reagiranno e non rimarranno inermi ad assistere alla demolizione di un sistema scolastico educativo che dagli anni ’70 ad oggi ha favorito l’emancipazione del nostro paese, specie quella femminile.

Camera del Lavoro, Flc Cgil, Filcams Cgil Genova