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L’anno appena trascorso è stato tragico, imprevisto, ci ha fatto piangere la scomparsa di parenti e amici. Una situazione che non ci saremmo mai immaginati di dover affrontare e che non sapevamo come affrontare, che ha colto tutti impreparati e che ha evidenziato quali e quanti siano stati i danni prodotti in questi anni da politiche scellerate sul fronte della sanità pubblica, del lavoro e della sua precarizzazione e frammentazione. La Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali confederali, è riuscita ad ottenere il blocco dei licenziamenti sino a marzo, ma la situazione del lavoro è molto difficile. La cassa integrazione ha superato, solo a Genova, i 20 milioni di ore. Il 2021 dovrà essere diverso, dovrà impegnarci tutti in una grande sfida per cambiare il modello di sviluppo, lo stato sociale, il meccanismo degli investimenti e la loro programmazione. La nostra città ha vissuto e vive una crisi che dura da troppo tempo e che spesso contraddice quelle che sono le potenzialità del territorio e le sue vocazioni.

La Città deve riprendere a crescere attraverso la leva del lavoro  e dell’occupazione sfruttando tutte le  potenzialità che  Genova presenta perché, come accaduto nella nostra storia è attraverso il lavoro che si superano i momenti di crisi e sono lavoratrici e lavoratori che consentono la crescita e le conquiste sociali di cui il nostro territorio, e non solo, ha bisogno.

In questa visione la Valpolcevera, dopo il drammatico crollo del Ponte Morandi, deve diventare un esempio di rigenerazione urbana che coniughi residenzialità, lavoro qualificato e ricerca. Partendo dal quadrante sotto il Ponte.

Per questo è necessario lavorare per lo sviluppo di tutta la Valle individuando soluzioni tese a favorire insediamenti manifatturieri, start up innovative, inserite in modo sostenibile e compatibile con il tessuto urbano esistente.

A questo scopo il sindacato ha lavorato per mantenere sul territorio parte delle risorse contenute nel Decreto Genova che grazie al bando regionale licenziato in questi giorni porterà alla nostra città 5 milioni di euro che diversamente sarebbero andati persi. Il bando, attivo dal 1 di marzo, concede contributi a fondo perduto in favore di piccole, medie e grandi imprese insediate nell’area della Valpolcevera, specializzate nel settore dell’attività manifatturiera o logistica e consentirà alle imprese che assumono nuovi dipendenti di percepire contributi a fondo perduto. Infine, qualche parola su “Caruggi” il progetto presentato dal Sindaco, che punta al recupero a 360 gradi del centro storico. L’idea di riqualificare uno dei più grandi centri storici medioevali d’Europa, e comunque il più densamente popolato per renderlo al tempo stesso più vivibile e più accessibile, rappresenta una sfida da condividere coinvolgendo in primis chi ci vive e lavora. Anche su questo il sindacato è pronto a fare la propria parte perché, come dimostra il bando sulla Valpolcevera, i risultati importanti arrivano quando le scelte sono discusse e condivise.

Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova