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Sciopero multiservizi, servizi integrati e pulizie venerdì 13 novembre. Si manifesta anche a Genova

13 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE ADDETTI COMPARTO PULIZIE, SERVIZI INTEGRATI E MULTISERVIZI.

A GENOVA LE LAVORATRICI E I LAVORATORI FORMERANNO UN GRANDE “SERPENTONE” DEI DIRITTI E DELLA DIGNITÀ.
Genova, 12 novembre 2020. Nessuna ripresa dei negoziati per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da 7 anni e mezzo. Venerdì 13 novembre incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro gli oltre 600 mila addetti del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi. Lo sciopero generale di settore, indetto dai sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltrasporti a livello nazionale, è la risposta all’indisponibilità delle associazioni datoriali Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e servizi, Lagacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi, Agci Servizi e delle imprese del settore a rinnovare il contratto collettivo nazionale. Un silenzio assordante inaccettabile.
A Genova, per evitare assembramenti, il doppio concentramento è previsto alle ore 9.30, uno in Piazza della Vittoria e uno presso i giardini di Brignole, per poi andare a formare un grande “serpentone” statico a distanza di sicurezza lungo Via XX Settembre.
La manifestazione, organizzata nel rispetto delle misure anticontagio “Sarà un grande serpentone dei diritti e della dignità” sottolineano Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltrasporti territoriali.
Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che senza la loro opera, non sarebbe possibile.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti puntano il dito contro il dietrofront delle rappresentanze datoriali del settore che opera prevalentemente negli appalti pubblici. Non rispettando gli impegni e gli affidamenti, hanno fatto saltare tutti gli incontri programmati, producendo una strumentale dilatazione dei tempi negoziali, mettendo in discussione diritti e tutele e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso. Tutto questo nonostante molte imprese, con la pandemia, abbiano incrementato in modo consistente lavoro e fatturato, continuando a sfruttare il senso di responsabilità, il grande impegno, i sacrifici, la professionalità e la dedizione di centinaia di migliaia di lavoratori, per il 70% donne, con salari esigui, orari spesso ridotti, carichi di lavoro pesanti e condizioni di lavoro difficili in molte realtà.
In questo scenario è inaccettabile che si continui a impedire il rinnovo del contratto nazionale, che finora ha permesso a molte imprese “risparmi” milionari, scaturiti da sette anni e mezzo di mancati adeguamenti delle retribuzioni dei lavoratori. L’emergenza pandemica ha evidenziato l’importanza del lavoro di questi lavoratori definiti cavalieri ed eroi, ma che non hanno bisogno di titoli ma del giusto riconoscimento del lavoro prestato e di maggiori diritti e tutele con il rinnovo del contratto nazionale.
Lo sciopero del 13 novembre sarà articolato con presidi e mobilitazioni in tutta Italia.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil territoriali