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Contrattazione Territoriale e Bilateralità: intercettare i bisogni e le necessità locali per rilanciare l’occupazione stabile

Contrattazione Territoriale e Bilateralità: intercettare i bisogni e le necessità locali per rilanciare l’occupazione stabile

La Filcams all’evento del 5 aprile in Regione

La contrattazione territoriale rappresenta una pratica sempre più importante nel nostro Paese e il suo punto di forza risiede nel fatto che riesce ad intercettare i bisogni e le necessità di un determinato contesto locale.

Per il sindacato, la contrattazione Territoriale, consente di mettere in moto nuove forme di relazione, dialogo e rappresentanza sia “verso l’alto”(con le istituzioni locali), sia “verso il basso” (cioè verso i cittadini e i lavoratori), anche se, purtroppo, risulta esserci ancora una profonda differenza tra nord e sud del paese.

Per quanto ci riguarda, negli ultimi anni abbiamo voluto dare una forte accelerazione alle nostre azioni, partendo dai CCNL che demandano alla Contrattazione di II livello parte delle proprie norme.

Da qui la nostra convinzione: la base naturale della Bilateralità è costituita dai Contratti Nazionali.

Contratti Nazionali che devono essere rinnovati in tempi brevi, raccogliendo le necessita’ del settore di appartenenza, i bisogni delle imprese e soprattutto i bisogni dei lavoratori; troppi sono infatti i Contratti non ancora rinnovati soprattutto nei settori fragili quali quelli del pulimento e della vigilanza.

È sempre stato nel nostro interesse lo sviluppo delle imprese e la conseguente creazione di occupazione stabile e garantita; purtroppo come abbiamo avuto modo di constatare in questi ultimi anni, ma anche oggi, non si può dire altrettanto se analizziamo le agende Governative.

Necessaria quindi l’attivazione delle buone pratiche della contrattazione, anche attraverso la bilateralità che, se pur già presenti nel nostro territorio, è importante rilanciare in un contesto in cui la stragrande maggioranza dei nostri settori produttivi è costituito da piccole e medie imprese che faticano ad affermarsi.

Per quanto riguarda il TURISMO, emblematico è il “Patto per il Turismo e il Patto per il lavoro nel turismo”, sottoscritto a febbraio 2018 tra la Presidenza della Regione Liguria, l’Assessore regionale, le organizzazioni sindacali e tutte le associazioni di rappresentanza.

Il suo contenuto riflette, nel perimetro delle risorse disponibili, oltre l’ambizione di destagionalizzare l’offerta, un concreto aiuto per le imprese e per l’occupazione stabile, risultando essere un modello di pianificazione per il lavoro esportabile anche in altri contesti o territori.

Le Segreterie FILCAMS / FISASCAT e UILTUCS hanno fortemente voluto e’ creduto in questo ambizioso progetto, sicuramente tra i più importanti della contrattazione sviluppata a livello territoriale nell’ultimo periodo.

Tuttavia, anche il Patto Per Il Turismo, pur dando risposta occupazionale, necessita di un arco temporale più lungo di quello legato all’annuale approvazione dei bilanci e di spesa sostenibile.

Necessita, inoltre, per la rilevanza dei contenuti, che le parti contraenti favoriscano l’atto più importante, quello della contrattazione da svilupparsi anche a livello aziendale o di sito. Quindi, bene l’interlocuzione istituzionale. ma altrettanto necessaria l’interlocuzione tra sindacato, imprese e associazioni di categoria.

La presenza dei turisti, non ha generato però un effetto domino soprattutto nel comparto del commercio: questo periodo verrà ricordato come il peggiore degli ultimi 20 anni, a causa della chiusura di innumerevoli attività storiche importanti che hanno determinato un vero e proprio tracollo commerciale, acuitosi anche a seguito della nota e triste vicenda del Ponte Morandi.

A fronte quindi di questa situazione da corto circuito, è necessario mettere in campo strumenti concreti partendo da una mobilita’ territoriale e extra territoriale più moderna e veloce, una visione delle nostre città più vivibili, un aumento della capacità di creare valore aggiunto, diffusione delle conoscenze e delle competenze, capacità di innovazione nella produzione e nei servizi.

In merito a questi obiettivi aggancio anche IL PATTO PER IL LAVORO E LO SVILUPPO DELLA CITTA’; è infatti di questi giorni la volontà da parte del Comune di Genova di accogliere le istanze del sindacato e provare ad avviare un percorso per il rilancio dell’occupazione, definendo provvedimenti sia a breve che a lungo termine che riguardano in particolare il territorio, la sua manutenzione, la riqualificazione del patrimonio ambientale e culturale, le infrastrutture per la mobilità e per l’interconnessione.

A questo punto, infine, risulta altrettanto necessario il monitoraggio degli obiettivi rispetto ai patti assunti dalle parti, con una dimensione pluriennale che possa anche traguardare l‘intero mandato amministrativo.

Giancarlo Guarneri – segr. prov.