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La vertenza Serenissima andata a buon fine per tutti gli addetti ai lavori

 

La vertenza Serenissima andata a buon fine per tutti gli addetti ai lavori. L’azione sindacale unitaria ha prodotto risultati con la conciliazione tempi di vita e di lavoro per tutte le lavoratrici e i lavoratori che operano nel servizio di ristorazione in appalto per l’ospedale San Martino di Genova. Il 31 dicembre scorso era stato dichiarato lo stato di agitazione che, in queste ore, è stato ritirato.

Sicurezza sul lavoro, tempi di vestizione e pause, inquadramenti contrattuali da regolarizzare, differenze retributive da riconoscere, programmazione dei turni di lavoro e in generale il ripristino di un clima lavorativo sostenibile sono i temi caldi che sono stati affrontati nel corso della vertenza. Sulla sicurezza l’azienda ha prodotto alcuni interventi già effettuati sotto la pressione dello stato di agitazione e altri già in programma che, nel breve periodo, verranno messi in atto; inoltre si è stabilito un tavolo tecnico periodico di monitoraggio sempre sull’argomento. In merito ai tempi di vestizione, consequenzialmente ad alcune cause individuali vinte a novembre dalla Uiltucs , Serenissima Ristorazione aveva emesso un ordine di servizio peggiorativo e rigido per i lavoratori tutti, proprio rispetto alla flessibilità organizzativa che, da sempre, ha contraddistinto l’appalto.

Ordine di servizio che unitariamente, pronti a portare avanti un’azione legale e sindacale collettiva, abbiamo fin da subito contestato in quanto ritenuto ritorsivo. Su questo si è ottenuto un importante risultato che vede, da una parte, riconosciuto un diritto giuridicamente sancito per i lavoratori dell’appalto e, dall’altra, la possibilità di fruire nuovamente di quella flessibilità gestionale, che da novembre era venuta meno, conquistando pause retribuite all’interno dell’orario di lavoro anche per i part-time. Inoltre si è nuovamente stabilito un congruo anticipo nell’affissione dei turni di lavoro. Aperture ci sono state anche nel valutare il riconoscimento dei livelli messi all’attenzione, nonché la garanzia del pagamento di indennità di mansione, quando spettante, nel pieno rispetto del Contratto Nazionale di settore. L’attenzione resta alta e continueremo a presenziare costantemente l’appalto, monitorandolo nella tutela di lavoratrici e lavoratori che svolgono un delicatissimo servizio in un sistema organizzativo estremamente complesso.

 

Viviana Correddu (Filcams Cgil), Roberta Morando (Fisascat Cisl) Eugenio Iaquinandi (UILTuCS-Uil) territorialiè’