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LA FILCAMS DENUNCIA: ALCUNI LAVORATORI SI SFAMANO ALLA CARITAS

Quanto da più di un anno si sta verificando sull’appalto per il servizio pulizie dell’Agenzia delle Entrate sta diventando davvero insostenibile e inaccettabile.

Da tempo denunciamo i continui ed estenuanti ritardi nei pagamenti degli stipendi da parte dell’azienda L’Ambiente, facente parte del Consorzio Manital, alle maestranze che nei locali dell’Agenzia operano per il servizio in appalto delle pulizie. Stipendi a singhiozzo che ci hanno già portato a protestare in piazza e nelle sedi opportune innumerevoli volte, non ultima attraverso l’azione di sciopero avvenuta il giorno 1 febbraio 2019, e a riaprire lo stato di agitazione non più solo sull’appalto genovese ma anche su Chiavari e Savona.

In una situazione già pesantissima per i lavoratori, si aggiunge il comportamento irresponsabile e irrispettoso sia dell’azienda che del Consorzio i cui rappresentanti non si sono degnati neppure di presentarsi all’incontro fissato l’8 marzo in Prefettura.

L’Ambiente scarica ogni responsabilità su Manital dicendo che è il Consorzio a gestire il flusso di liquidità per permettergli di pagare gli stipendi, Manital fa il gioco delle tre carte e “casualmente” gli stipendi arrivano sempre in occasione delle azioni di sciopero, presidio o denuncia, e una committenza, l’Agenzia delle Entrate, paralizzata dalla burocrazia.

Per questo venerdì 22 marzo marzo sarà nuovamente sciopero, questa volta a livello regionale.

Qui ci sono lavoratori che da dicembre 2017 lottano per avere uno stipendio regolare; fatto ancor più paradossale, è che proprio chi emette cartelle esattoriali abbia in appalto lavoratori costretti ogni mese a indebitarsi e a ritardare nel pagamento di scadenze basilari per la loro vita.

A meno che, a stretto giro, non si profili una soluzione definitiva al problema che affligge questi lavoratori, la Filcams continuerà a manifestare ad oltranza, nel rispetto delle leggi, con azioni di sciopero, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e attraverso una comunicazione formale alla Direzione Generale di Roma dell’Agenzia delle Entrate nonché all’ANAC.

A oggi, questi lavoratori devono ricevere ancora lo stipendio di febbraio 2019 mentre quello di gennaio lo hanno ricevuto l’11 marzo, “casualmente” dopo l’ennesimo incontro in Prefettura.

Denunciamo a tal proposito che alcuni di loro si stanno sfamando alla Caritas.

La dignità del lavoro parte dalla sua giusta retribuzione e la condizione di questi lavoratori è uno scandalo purtroppo non sconosciuto nel mondo degli appalti, che siano essi pubblici o privati.

Lo sciopero di venerdì 22 marzo, vedrà la Filcams Cgil, insieme ai lavoratori, in presidio davanti all’Agenzia delle Entrate di Via Fiume dalle ore 9:30 alle ore 17:00 con volantinaggio.

Simona Nieddu e Nicola Poli, funzionari Filcams Cgil Genova

Filcams Cgil Liguria