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Una gara di appalto nata già con prezzi bassi; l’individualismo che dilaga e diventa un diritto contro qualunque logica educativa e collettiva; le sentenze che fanno giurisprudenza e la scuola che si incrina anche nell’educazione alimentare e nel principio di uguaglianza tra bambini. Ed ecco che il servizio di mensa scolastica è nuovamente in crisi nella nostra città.

Ma in questi giorni la bufera si alza sul trasporto dei pasti nelle scuole, che arrivano anche con considerevoli ritardi. Le responsabilità aziendali vanno accertate e devono produrre forti sanzioni, ma i casi dettati dal traffico cittadino a seguito della caduta del ponte Morandi, non siano strumentalizzati per fini individualistici.

Se si parte con gli scioperi del panino, a distanza di un mese dall’avvio del servizio, come accaduto l’altro giorno alla Duca degli Abruzzi, è un disastro.

E allora vogliamo essere molto chiari: in una città nel caos dal punto di vista anche della viabilità, a causa di un dramma epocale che ci ha colpiti, il disagio è diffuso e lo subiscono tutti i suoi cittadini. Maria, esempio tra tanti, parte da casa alle 6:30 del mattino, per arrivare alle 9:30 a scuola e iniziare il suo turno di lavoro come addetta mensa.

Riteniamo di cattivo gusto strumentalizzare i prevedibili disservizi derivanti dal trasporto dei pasti a 50 giorni dal crollo del ponte Morandi, preso atto che ci sono plessi scolastici in cui il pasto da casa è già entrato in modo strutturale dai primi di settembre.

Allora entriamo nel merito. Anche i mille e più lavoratori del settore sono già stanchi dei fortissimi disagi dovuti alle difficoltà organizzative delle aziende non certo solo derivanti dal traffico. Eppure stanno pazientando.

Dal 3 settembre, siamo intervenuti con le singole aziende, abbiamo monitorato, vigili, su una situazione di cui abbiamo compreso la difficile gestione anche da parte del Comune di Genova, ma a questo punto riteniamo sia urgente un incontro congiunto tra le Organizzazioni Sindacali, l’assessorato competente, e tutte le aziende del territorio operanti nel servizio di Ristorazione Scolastica, comprese quelle in subappalto che si occupano del trasporto dei pasti, per fare il punto e trovare soluzioni fattive al fine di migliorare la situazione.

Auspichiamo inoltre in tempi stretti la Convocazione di una Commissione Consiliare sulla questione.

Il nostro senso di responsabilità, in una città già estremamente paralizzata, si è espresso anche attraverso il tentativo costante di dialogo, e ancora lo vogliamo sperimentare attraverso la formale richiesta di incontro al Comune, ma sarà proporzionale al senso di responsabilità che osserveremo in questi giorni da parte di tutti: un appello quindi alla ragionevolezza e alla collaborazione, perché questa città ha subito un evento epocale che l’ha travolta e non può permettersi che un altro settore già fragile come quello della Ristorazione scolastica produca altri esuberi oltre a quelli che altri settori stanno subendo.

Se il “senso di responsabilità” dimostrato quotidianamente dalle maestranze non vedrà un concreto riscontro e il conseguente tangibile miglioramento delle condizioni di lavoro e del servizio, ancor più dopo aver messo in campo la nostra tolleranza e la nostra collaborazione supplendo a disorganizzazioni di vario genere, la mobilitazione dei lavoratori sarà inevitabile.