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Covid-19; Filctem – Cgil, Femca-Cisl e Ulitec-Uil: “A.S.Ter, da un mese nessuna risposta: bisogna fermare lavorazioni non urgenti”
“Siamo veramente stupiti dal comportamento di questa pubblica amministrazione, da più di un mese stiamo cercando di trovare un accordo con la direzione di A.S.Ter. per ridurre le lavorazioni ordinarie, ma probabilmente non siamo riusciti a farci capire. Abbiamo chiesto più volte, come citato nei decreti del Presidente del Consiglio e nei protocolli firmati dalle organizzazioni sindacali e dal governo, di fermare le lavorazioni non urgenti dalle programmazioni lavori settimanali di A.S.Ter”, scrivono le segreterie territoriali/regionali di FILCTEM-CGIL (Fabio Barbero) , FEMCA-CISL (Romeo Bregata),   UILTEC-UIL (Elisabetta Colli) insieme alle RSU di A.S.Ter. “A.S.Ter. è un’azienda strategica per il comune di Genova,un’azienda che svolge lavori di pubblica utilità ma programmabili in un arco temporale molto più ampio in questo momento di emergenza, crediamo che certe lavorazioni possano rallentare, ripetiamo rallentare non fermare come spesso ci hanno accusato di dire.
Nessuno vuole fermare le lavorazioni di A.S.Ter. ma vogliamo semplicemente permettere ai lavoratori una minor presenza per rispettare le normative vigenti che chiedono a tutti, e nel rispetto di tutti, di rimanere a casa riducendo al minimo il tragitto casa lavoro e viceversa come unico vero strumento di difesa, purtroppo le risposte che ci hanno fornito sono solo basate su un mero ragionamento economico e finanziario dell’azienda senza capire veramente lo spirito delle nostre richieste. Siamo consapevoli come OOSS e RSU che il bilancio di A.S.Ter.come moltissimi bilanci delle società in Italia, subirà purtroppo nel 2020 un decremento rispetto alle medie degli ultimi anni, ma siamo altresì consapevoli che non si può barattare la vita dei lavoratori con un bilancio economico! Su questo non ci sono mediazioni.Abbiamo sviscerato ogni possibile soluzione con la gerarchia aziendale, abbiamo parlato di una rotazione delle ferie, abbiamo parlato di una ipotetica adesione al fondo di sostegno al reddito per far accedere alla “cassa Integrazione” i lavoratori, ma l’azienda e l’amministrazione comunale non vogliono sentire ragioni, le lavorazioni devono andare avanti! Le linee guida del comune sono chiarissime, devono proseguire tutte le lavorazioni, probabilmente far vedere che la città lavora serve come biglietto da visita verso una campagna elettorale sempre aperta, questa è demagogia, un’azienda pubblica deve mettere al primo posto delle sue azioni il rispetto della salute e sicurezza dei propri lavoratori. Non ci stiamo a questo gioco, ormai è passato più di un mese, un mese complesso che ci ha visto protagonisti in svariati incontri senza nessun esito, speriamo non accada mai, ma nel caso le responsabilità di ogni eventuale conseguenza sanitaria saranno ricercate verso coloro che hanno impedito il rispetto delle normative e la finalizzazione delle trattative”, concludono Filctem – Cgil, Femca-Cisl, Ulitec-Uil e le RSU di A.S.Ter