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L’annosa questione dello spostamento dei depositi chimici dal Ponente genovese e il progetto del tunnel subportuale devono trovare una soluzione in tempi rapidi che tenga insieme occupazione e sviluppo produttivo ed economico della città. La Camera del Lavoro insieme alle categorie sindacali che rappresentano lavoratrici e lavoratori direttamente coinvolti da tali processi chiedono all’Autorità di Sistema portuale di fare chiarezza e di mettere alla base di ogni decisione la tutela dell’occupazione e le rispettive attività produttive. Dalle tante discussioni ascoltate in questi mesi non è ancora emerso cosa ne sarà dell’occupazione e in che modo se ne creerà di nuova, qualificata, normata dai CCNL e in assoluta sicurezza. Al contrario si indennizzano le aziende, rischiando che tutti i costi sociali siano scaricati sui lavoratori. L’interesse generale – che per il sindacato non contempla l’opzione zero – va perseguito avendo come obiettivo quello di tutelare chi lavora su quelle aree, garantendo le realtà produttive e con condizioni imprescindibili su sicurezza e sostenibilità ambientale. In una fase così delicata per il paese Genova non può permettersi di perdere posti di lavoro qualificati e se necessario lavoratrici e lavoratori, anche questa volta, sapranno difendere l’occupazione.

Camera del Lavoro di Genova
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