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Codice appalti

L’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti (Decreto Legislativo n. 50/2016), può avere conseguenze positive sull’occupazione in edilizia a Genova e in Liguria.
Il Nuovo Codice degli Appalti introduce l’obbligo del superamento del massimo ribasso mediante l’utilizzo della condizione economica maggiormente vantaggiosa per gli appalti superiori ai due milioni di euro.
La stazione appaltante può quindi attribuire un punteggio premiale per quei soggetti che in fase di partecipazione alla gara si impegnano a mantenere l’occupazione per chi è già impiegato o garantiscono l’assunzione di personale non occupato.
In questa direzione l’azione sindacale rappresenta un concreto valore aggiunto sulla qualità complessiva dell’appalto. Assumono peso la formazione e la sicurezza certificata, la professionalità, il contenuto ricorso al subappalto, ecc.
In particolare si segnalano gli accordi sottoscritti per affidare le lavorazioni del gas e dell’acqua nonché per consentire la prosecuzione dei lavori relativi al Terzo Valico dei Giovi e al Nodo Ferroviario. Una sorta di clausola sociale: il soggetto che si aggiudicherà i lavori dovrà garantire il mantenimento del personale già in forza.
Per coniugare investimento pubblico e ricadute positive in termini occupazionali – il cosiddetto elemento sociale di qualità – sono stati sottoscritti importanti accordi a livello regionale sia in materia di appalti relativi al dissesto idrogeologico e al risparmio energetico. L’aggiudicatario dovrà in caso di nuove assunzioni fare ricorso ai disoccupati del settore.
L’auspicio è che le buone pratiche possano essere applicate ad altri appalti pubblici banditi dalla Regione Liguria ed estese con le opportune modifiche anche ad altre stazioni appaltanti del territorio, Comune di Genova in primis.
In tal senso il Nuovo codice degli Appalti potrà essere un importante strumento per garantire che all’investimento pubblico corrisponda occupazione di qualità superando la logica perversa del massimo ribasso e della concorrenza sleale basata sul mero costo del lavoro.

Fabio Marante è Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria

Genova, 24 gennaio 2018.

Variazioni nell’occupazione in Liguria e province – Copia