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Le Organizzazioni sindacali in audizione in Consiglio Regionale su soppressione treni Thello

Alla presenza dell’Assessore ai trasporti le segreterie sindacali hanno illustrato la situazione che si è venuta a creare in Liguria dopo la soppressione di 3 coppie di treni Thello che collegavano Milano con Nizza e Marsiglia. Il sindacato ha spiegato che a seguito delle decisioni di Thello di non ripristinare i servizi a partire dal primo di luglio si sono già persi 20 posti di lavoro nei turni estivi di macchinisti e capi treno di Trenitalia in Liguria, ed altrettanti sul versante francese, come segnalato dai rappresentanti sindacali dei dipendenti di Thello.

Il sindacato ha ripercorso la storia ricordando che a fine 2014 gli Intercity precedentemente contribuiti dal Ministero dei Trasporti sono stati sostituiti da servizi a mercato. All’epoca la Regione Liguria aveva chiesto garanzie ottenendo che sui treni Thello fossero riconosciuti gli abbonamenti dei pendolari. Il sindacato aveva però prospettato il rischio di una perdita di servizio e di occupazione nel caso in cui il mercato non avesse supportato i costi.

In effetti oggi ci troviamo a dover confermare le nostre peggiori previsioni in quanto il Ministero dei Trasporti rifiuta di sostituire quelle tre coppie di treni soppressi con altrettanti Intercity, mentre Trenitalia non è ancora in grado di confermare se sarà possibile sostituirle con almeno due coppie di treni a mercato.

Proprio nel momento in cui ci sarebbe bisogno di un forte sostegno al trasporto ferroviario in Liguria, dove le autostrade stanno dimostrando tutti i propri limiti, i pendolari e i turisti vengono abbandonati e con essi tutta la regione Liguria.

Il sindacato ha chiesto a partiti e istituzioni di sostenere lo sciopero di 8 ore del 9 di giugno, auspicando di trovare prima di quella data una soluzione per ripristinare il servizio necessario al turismo e ai pendolari e per garantire l’occupazione sul nostro territorio.

Trenitalia purtroppo in questi anni non ha mai dimostrato di voler garantire il futuro dell’impianto di Genova Principe rinunciando sistematicamente a garantire il turnover, e la cancellazione dei servizi rischia di essere l’ennesimo alibi per la società per non impegnarsi in Liguria.

I capigruppo e l’Assessore regionale hanno garantito al Sindacato che continueranno a fare pressioni sul Ministero dei Trasporti per ottenere il ripristino dei servizi, anche se fino ad oggi le risposte ricevute sono risultate insufficienti.

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