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Lettera aperta della Fiom a tutti i lavoratori e lavoratrici

Una giornata da ricordare

Compagni e compagne

Mercoledì i lavoratori di ArcelorMittal sono scesi in sciopero nelle strade di Genova contro 4 licenziamenti e la messa in libertà (a casa senza stipendio) di 250 dipendenti. Con loro in sciopero altri lavoratori metalmeccanici di Genova e Tigullio, una solidarietà che la Cgil da subito ha allargato ad altri settori come i portuali, gli autotrasportatori, il commercio, gli edili e tanti altri.

L’Anpi ha fatto sentire la sua voce schierandosi da subito con i lavoratori di Mittal, ed in piazza che manifestavano insieme a noi si sono viste altre associazioni, sindacati e collettivi. La lotta contro l’arroganza della Mittal, contro la più grande multinazionale dell’acciaio nel mondo è diventata la lotta della nostra classe contro il padrone, alzando la bandiera della solidarietà della classe lavoratrice: operai, impiegati e tecnici!

Non era scontato. Viviamo in una società divisa in classi che cercano continuamente di nascondere spingendoci verso l’individualismo per sfruttarci meglio.

Ma la Fiom di Genova il seme della solidarietà di classe lo sparge da tempo, nelle grandi fabbriche come nelle piccole, passando per la battaglia antirazzista di GenovaSolidale, vivendo l’antifascismo.

Non era semplice nella stagione della pandemia alzare la voce contro un’ingiustizia e alzare le proprie bandiere, ma era ed è giusto!

Serve determinazione, militanza ed obbiettivi di classe.

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!

La giornata di mercoledì 11 novembre ha acceso simpatie e speranze con telefonate e messaggi da tante parti d’Italia. Le immagini dei caschi gialli, gli slogan ed i cori urlati dal corteo hanno ricordato a tanti che lottare è possibile anche in tempo di covid19 e che i padroni ed il mercato capitalistico non vanno in ferie mai!

La lotta ha pagato con il ritiro delle 250 lettere di messa in libertà e con il ritiro del licenziamento che non ha la procedura verso la Procura della Repubblica. Rimangono 3 licenziati che non lasceremo soli, sostenendoli legalmente e con la solidarietà attivata dalla SMS Guido Rossa.

Rimane una giornata da ricordare, per il vostro coraggio e determinazione, per la solidarietà di classe espressa dalla città di Genova, per il risultato ottenuto, ma ancor di più per come lo si è raggiunto: lottando senza se e senza ma!!!

Segreteria Fiom Genova