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Questa mattina in via Sestri a Genova si è tenuto un presidio dei lavoratori Leonardo (già ex Elsag e Marconi).

In questa occasione, dopo lo sciopero delle scorse settimane, i lavoratori hanno effettuato un volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza sul rischio di cessione di storici settori dell’Azienda e la conseguente perdita di presidi industriali sul territorio.

Nel pomeriggio alle ore 16 i rappresentanti dei lavoratori incontreranno i rappresentanti della Regione Liguria presso la sede di piazza De Ferrari per chiedere con forza alla politica di farsi carico delle prospettive industriali del sito genovese del principale gruppo italiano dell’alta tecnologia.

Di seguito il testo del volantino consegnato alla cittadinanza:

GENOVA NON SI VENDE

Da Elsag Bailey a Leonardo, senza dimenticare i licenziamenti dei colleghi ex Marconi ceduti ad Ericsson, l’industria dell’alta tecnologia genovese ha sempre pagato un prezzo alto.

Leonardo è una delle grandi aziende sestresi. Si tratta di ciò che è nato dalla fusione tra Elsag e Marconi, pezzi fondamentali della storia dell’industria a Genova.

La volontà dell’Azienda di concentrarsi sul settore militare allunga ombre nere sul futuro delle attività genovesi specializzate nel settore civile, in particolare l’automazione e l’informatica (SAP e CYBER).

Da parte di Leonardo c’è la volontà di svendere una quota di queste attività, con la concreta possibilità che venga messo a repentaglio un presidio fondamentale dell’industria genovese, oltre che le prospettive future di centinaia e centinaia di famiglie.
Sestri ha sempre difeso la sua industria, Fincantieri ne è un grande esempio.

La rappresentanza sindacale unitaria di Leonardo Genova invita la cittadinanza a stringersi anche in questo caso attorno ad una delle sue “fabbriche”, una delle eccellenze tecnologiche che contraddistinguono il nostro territorio.