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In questi giorni i vertici di Unipol, primo gruppo assicurativo italiano, hanno comunicato alle organizzazioni sindacali di voler far cessare lo smart working per tutti i dipendenti a partire dal prossimo 4 novembre. Per Andrea Bonino e Laura Terruso rispettivamente Segretari Generali di Fisac Cgil Genova e Liguria si tratta di un atto miope ed incomprensibile “In piena pandemia abbiamo trattato con l’Azienda le condizioni dello smart working a tutela di lavoratrici e lavoratori: è assurdo che oggi che non siamo più in una fase emergenziale l’azienda decida autonomamente le condizioni del rientro in presenza”. Secondo quanto deciso dall’Azienda infatti, tutti i dipendenti a livello nazionale, compresi i circa 300 liguri ad eccezione dei fragili, dovranno rientrare in presenza dal 4 di novembre. “In questa fase – spiegano ancora i sindacalisti – abbiamo bisogno di stabilire regole certe sul rientro in azienda perché questo anno e mezzo di pandemia ha lasciato il segno anche sull’organizzazione del lavoro – è troppo comodo fare gli accordi solo quando non se ne può fare a meno e dimenticarsi del confronto sindacale appena si torna in regime di normalità”. Per le organizzazioni sindacali è necessario perfezionare, ampliare e sviluppare le opportunità di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro di lavoratrici e lavoratori che in questo anno e mezzo hanno dato prova di grande responsabilità. L’orientamento delle Segreterie nazionali di categoria è quindi quello di continuare a cercare un confronto con il Gruppo in mancanza del quale sarà necessario attivare forme di mobilitazione del personale.