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L’annuncio del trasferimento a Milano da Genova della sede di Ceres,  controllata dalla multinazionale danese Royal Unibrew,  è preoccupante  e umiliante per Genova e la Liguria e non solo per i 30 dipendenti della società. La motivazione è che Genova non è una “città strategica”. Questa chiusura arriva dopo l’abbandono della città (o la definitiva chiusura) da parte di molti  marchi importanti sia nel settore alimentare (ricordiamo Saiwa) sia in  quello commerciale (come Rinascente) sia in altri settori. Ancora una volta il lavoro e i lavoratori sono considerati banali strumenti produttivi da trasferire o da mettere fuori dall’attività  produttiva. Flai Cgil Genova esprime la propria preoccupazione per questo continuo  impoverimento del tessuto sia direzionale sia industriale della città  e, soprattutto, per l’assordante silenzio delle istituzioni locali,  intente, come il Comune, a pensare ad azioni di cosmesi cittadina come ombrelli e girandole, o, con il presidente della Regione, a  manifestazioni politiche nazionali ma apparentemente ben poco interessate a questi temi. Chiediamo quindi al Comune e alla Regione di attivarsi per approfondire le ragioni di questa nuova chiusura che contrasta con le promesse istituzionali di attrattività del nostro territorio e di mettere in atto tutte le possibili azioni per scongiurare l’ennesima ulteriore perdita per l’economia, il lavoro e l’immagine della nostra città.

Laura Tosetti segretaria generale Flai Cgil Genova