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Dal 18 al 21 ottobre i dipendenti dell’Istituto Italiano di Tecnologia saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti dei dipendenti tecnici, impiegati, amministrativi: un terzo del personale complessivo (su quasi 2 mila persone), potranno votare sei candidati che li rappresenteranno.

All’apparenza nulla di più banale, in sostanza una vera e propria rivoluzione.

All’IIT, infatti, non viene applicato alcun contratto di lavoro, quindi non sono previste relazioni sindacali. Non sfugge quindi l’importanza di questo appuntamento rivolto all’apertura di relazioni sindacali con il conseguente beneficio sui dipendenti e per l’Istituto.

La lista ALI – Associazione dei lavoratori IIT, sostenuta da Flc-Cgil, ha diversi obiettivi che sta portando all’attenzione dei lavoratori attraverso assemblee interne, sindacali e tanto materiale informativo, seguendo un lungo percorso iniziato quasi 2 anni fa.

Salario, carriera, welfare, diritti, sono tutti temi demandati, al momento, a decisioni unilaterali dell’azienda, all’interno di una logica gestionale paternalista e poco trasparente.

L’obiettivo auspicabile è una revisione globale del regolamento nell’ottica di arrivare a stipulare e adottare un contratto collettivo bilaterale, nel quale tutti gli aspetti che regolano il lavoro di lavoro diventi oggetto di negoziazione.

Di questo dovrà prendere coscienza la Dirigenza di IIT che invece, per sé stessa, applica un contratto di riferimento, evidentemente più funzionale e tutelante.

Un contratto negoziato sulla base delle caratteristiche dell’ente è auspicabile sia per i lavoratori sia per la Fondazione, e per raggiungerlo è necessario costruire un moderno sistema di relazioni sindacali, per dare forza e potere contrattuale ai rappresentanti dei dipendenti (che attualmente non lo posseggono).

Dare autonomia e autorevolezza ai rappresentati sindacali significa avere l’opportunità di aprire un vero dialogo con la Fondazione ed è per questo che al di là della scelta elettorale, è importante esercitare il proprio diritto di voto.

I candidati, di provenienza e formazione eterogenea, lavorano in ambiti molto diversi – e da diverso tempo – all’interno dell’IIT, e proprio per questo motivo hanno ben presenti i problemi e le caratteristiche che contraddistinguono la quotidianità e i tanti punti di forza dell’Istituto.

Un’azienda come IIT leader nella ricerca, all’avanguardia in Italia e nel mondo, con una partecipazione pubblica importante, non può stare ai margini della democrazia nel luogo di lavoro.

In questo momento storico in cui i diritti del lavoro sono messi in discussione, un esercizio democratico come quello del voto per eleggere i propri rappresentanti sindacali rappresenta un diritto/dovere di ogni lavoratore, anche e soprattutto laddove l’eccellenza è la regola: ecco, dopo questo voto vorremmo poter dire che anche nei rapporti sindacali, l’IIT si distingue per serietà e collaborazione.

Votare alle prossime elezioni aiuterà tutti quanti ad andare in questo senso.

Stefano Boero Segretario Flc Cgil Liguria