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“Apprendiamo con preoccupazione che sono stati resi esecutivi gli aumenti delle rette nelle scuole della Fulgis deliberati in Consiglio comunale. La notizia è arrivata solo il 30 gennaio, alla vigilia della chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2020/21. La preoccupazione deriva dalle ovvie ricadute che questa scelta avrà sulle iscrizioni nel breve e medio periodo.   Con tali aumenti si perdono i connotati di inclusività: il criterio di accesso alle scuole comunali (poi Fulgis) è sempre stato il merito, non il reddito. È questo che ha garantito l’eccellenza di cui parla il consiglio direttivo.  Difficile credere che rette, più che raddoppiate nella maggior parte dei casi, possano lasciare indifferenti i cittadini. Che devono poter continuare a scegliere le scuole della Fulgis e non essere trattati con sufficienza dal Consiglio di indirizzo della Fondazione, come sembrerebbe trasparire da dichiarazioni in cui si afferma, nella sostanza, che chi obietta può iscrivere i suoi figli “altrove”.  E a poco valgono altre affermazioni, dall’intento rassicurante, dei responsabili. Crediamo a questo punto non più rinviabile l’apertura di un confronto con il Comune di Genova e la Fondazione Fulgis. Per avere garanzie  che  eventuali cali di iscrizioni non abbiano ricadute sui posti di lavoro. Per meglio comprendere quale sia la prospettiva di una realtà importante come quella delle ex scuole comunali e della D.I.S. oggi facenti capo alla Fulgis.”

Andrea Giacobbe e Igor Magni segretari generali FLC e Cgil Genova