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Nella giornata di oggi nelle scuole si è osservato un minuto di silenzio in memoria di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza.

Certo un gesto di attenzione e solidarietà, ma non sufficiente perchè soprattutto per la scuola, e non solo, è proprio il silenzio che bisogna rompere. Tra pochi giorni sarà il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne e le cronache si riempiranno di statistiche di numeri terribili e non degni di un Paese civile. La violenza di genere ha assunto delle proporzioni drammatiche, che impongono alla società, alle famiglie e alla scuola, delle riflessioni; siamo di fronte ad una emergenza strutturata che si inserisce in una cornice culturale più ampia che avvalla e normalizza la violenza degli uomini contro le donne.

Per la FLC CGIL è indispensabile il rispetto e il riconoscimento ma le condizioni in cui versano oggi le donne, sia nel lavoro sia nelle società non facilitano questo processo. E’ necessaria una vera e propria rivoluzione culturale che abbia al centro il valore e il rispetto delle persone, ed è di vitale importanza l’istruzione e la formazione a partire dalle nuove generazioni.

E’ tra i banchi che bisogna costruire la prevenzione al fenomeno del femminicidio, del bullismo e dell’omofobia, cercando di demolire gli stereotipi e i modelli negativi dominanti nella società e nei media.

La scuola è un grande strumento che si ha per agire sulla formazione dei giovani ed è sulla scuola che bisogna investire: abbiamo bisogno di una scuola che sia messa in condizione di assumere la regia degli interventi educativi sui diversi territori, di costruire rete e patti educativi, una scuola che sappia essere realmente inclusiva, un luogo dove convivono solidarietà, accoglienza, rispetto, ascolto e valorizzazione delle diversità.

E poi bisogna dare alle donne l’opportunità di essere autonome, di potersi mantenere con un lavoro dignitoso affinchè si possano realizzare individualmente e se necessario affrancarsi da situazioni di violenza o soprusi. Da sempre la Cgil chiede che si realizzino condizioni per un lavoro di qualità: il lavoro è stato al centro dello sciopero della scuola di venerdì scorso e lo sarà ancora nello sciopero nazionale di venerdì 24 proclamato da Cgil e Uil.

Elena Bruzzese
Segretaria Generale
Flc Cgil Genova