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Mentre, avviata la “fase 2” dell’emergenza COVID, molte attività sanitarie lentamente riaprono, al San Martino, ospedale a vocazione oncologica, non vengono riattivati i 10 posti letto dell’Oncologia Medica 1.

 

Erano 28, nel periodo pre-covid, i posti letto dedicati ai pazienti oncologici presso il Policlinico San Martino di Genova, ad oggi, dopo la riorganizzazione legata all’emergenza pandemica, sono 18 su un totale di 38 a livello regionale a fronte di una necessita’, mai raggiunta, di 70 letti complessivi in Liguria.

Questa situazione ricade principalmente sui malati oncologici liguri, che vedono non solo la riduzione dei posti letto disponibili ma la dispersione di professionalità mediche ed infermieristiche di altissimo livello.

Crediamo che si debba, da subito, riattivare i dieci posti letto dell’U.O. Oncologia Medica 1, restituendo ai pazienti ogni opportunità di assistenza e la possibilità di usufruire dell’equipe medico infermieristica che sino ad oggi, anche con riconoscimenti nazionali ed internazionali, ha operato in quel reparto ed avviare una riorganizzazione che porti all’ampliamento dei posti letto di oncologia nonché all’implementazione dell’assistenza ambulatoriale e territoriale per i cittadini della nostra regione colpiti da queste patologie.

Sono scelte, o ritardi, che ci preoccupano molto e che messe insieme ad altre situazioni analoghe (vedi i ritardi nell’investire nella possibilità di riportare a Genova l’attività operatoria legata ai trapianti di fegato) che abbiamo già denunciato, ci pongono molti dubbi sull’intenzione dell’attuale giunta regionale di investire realmente in un rilancio del policlinico all’interno del sistema sanitario pubblico della nostra regione.

Maurizio Gualdi segretario generale Fp Cgil Genova