image_pdfimage_print

In meno di 24 ore due lavoratori del Pronto Soccorso (un infermiere e un operatore socio sanitario) a causa di aggressioni hanno subito dei danni fisici. Due episodi di diversa natura che evidenziano tutte le criticità dei Pronto soccorso. Da un lato l’esasperazione delle lunghe attese, dall’altro la gestione dei pazienti in agitazione psicomotoria determinata dall’abuso di sostanze alcoliche e/o droghe a cui, per prassi, non vengono  sottoposti se non in rarissimi casi eccezionali a trattamento sanitario obbligatorio e quindi stazionano nei Pronto Soccorso già sovraffollati, giorno e notte, nell’impossibilità di essere osservati in sicurezza per gli altri pazienti e per gli operatori sanitari e sociosanitari.

Fattori diversi che però sfociano nelle aggressioni al personale sanitario, per lo più sotto organico, che deve garantire la salute e la sicurezza dei pazienti che accedono in Emergenza/Urgenza. Questa è la “normalità” dei Pronto Soccorso, una normalità che non possiamo e non vogliamo più accettare.

E’ impensabile e ormai intollerabile che i lavoratori, già oberati dalle drammatiche condizioni di lavoro a cui sono sottoposti quotidianamente, subiscano o rischino di subire continue aggressioni rischiando per la propria incolumità. Non è il loro compito. La responsabilità ricade sugli enti, attraverso l’attuazione dei Piani di Sicurezza per la salvaguardia dei propri dipendenti e sulle Istituzioni.

Chiediamo pertanto un incontro urgente con i direttori generali delle Aziende, Enti e Istituti, Prefetto e Questore, per mettere in atto un Protocollo di intervento efficace e il ripristino totale delle postazioni di Polizia fisse h24 con specifici compiti di ordine pubblico e non quelli di sola polizia giudiziaria.

Fp Cgil Uil Fpl

Genova e Galliera