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Gualdi (Fp Cgil Genova): “L’accordo Regione Liguria – Medici di Medicina Generale non deve essere operazione business ma soluzione di emergenza”

Gualdi (Fp Cgil  Genova): “L’accordo Regione – Medici di Medicina Generale non deve essere operazione business ma soluzione di emergenza”

In una situazione emergenziale come quella in atto, alla luce di cinque anni in cui troppo poco, se non nulla, si è investito per riorganizzare e rilanciare la sanità territoriale, la notizia di un accordo raggiunto tra Regione Liguria ed i Medici di Medicina Generale, relativa all’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici, potrebbe essere letta come una notizia positiva avendo lo scopo di alleggerire l’afflusso alle strutture ospedaliere già in affanno.

Ma mentre tentiamo di vedere il lato “buono” della notizia, non dimenticando quello “cattivo” (conseguenza dell’assenza di strutture pubbliche diffuse adeguate ai bisogni dei cittadini), veniamo informalmente a conoscenza delle cifre previste dall’accordo stesso per remunerare i MMG; cifre che potremmo definire a dir poco vergognose alla luce del riconoscimento economico per il personale in servizio presso le strutture pubbliche, che null’altro percepisce se non quanto previsto dal contratto nazionale e per il quale le organizzazioni sindacali hanno dovuto battagliare per mesi per un minimo riconoscimento dell’impegno profuso nei mesi di picco dell’epidemia.

Bene in questa situazione la messa in campo dei Medici di Medicina Generale, bene il superamento della diatriba su chi debba fare i tamponi, al momento veramente inopportuna, massima attenzione e rigore sulla salute dell’utenza e sicurezza per operatori, pubblici e privati, ma serve anche l’attenzione a non trasformare un supporto, che può essere considerato, oggi, necessario, in una operazione di business offensiva per chi presta analoga opera con remunerazioni ben differenti.

Queste scelte confermano che la gestione della sanità deve restare fuori dalle logiche di profitto e che solo con ingenti investimenti nel sistema sanitario pubblico, iniziando a pensare anche ad un processo di internalizzazione dei servizi di medicina generale, si possa garantire una equa ed efficace azione che abbia come unico ed esclusivo obiettivo la tutela della salute dei cittadini.

Maurizio Gualdi Segretario Generale Fp Cgil Genova