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Resoconto incontro Ministero dello Sport e delle Politiche giovanili
del 6 maggio 2020

Si è tenuto ieri il primo incontro con il Ministero dello Sport alla presenza del Capo Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri dott. Giuseppe Pierro e i sindacati nazionali: per CGIL ( NIDIL e SLC), per CISL ( FISASCAT e FELSA), per UIL (UILCOM e UILTEMP).

In apertura il dirigente del Ministero ha ringraziato i sindacati per aver contribuito in maniera decisiva alla realizzazione dell’indennità prevista per i collaboratori sportivi nel Decreto “Cura Italia” come operazione che ha consentito una prima “emersione” di un mondo del lavoro sino ad allora sconosciuto, per dimensioni e caratteristiche, anche ai livelli istituzionali.
Ha comunicato che sono pervenute sulla Piattaforma di Sport e Salute spa circa 150 mila
richieste di erogazione del contributo per i collaboratori sportivi a fronte di un stanziamento di 50 milioni di euro e che quindi se ne sono potute soddisfare soltanto 83 mila.

Ha confermato che, come da noi sollecitato, si sta lavorando per un ulteriore stanziamento
a copertura di tutte le domande pervenute e per allargare la platea estendendo il contributo agli atleti non professionisti al di sotto di una soglia minima di reddito e che l’indennità prevederà un importo superiore ai 600 euro e verrà erogata per i mesi di aprile e maggio.

A seguito di questo primo risultato le OO.SS. hanno sottolineato la necessità di guardare alla ripresa del lavoro e alla necessità di procedere con un Protocollo di settore per il contenimento del Covid 19 che metta in sicurezza lavoratori e cittadini, con riferimento al Protocollo del 14 Marzo 2020 siglato da CGIL, CISL e UIL nazionali.

Le OO.SS. sono passate alla disamina della struttura del lavoro sportivo che proprio
l’attuale crisi ha fatto emergere in tutta la sua fragilità, e alla necessità condivisa del superamento dell’attuale normativa basata sull’ormai obsoleta legge 91 del 23 marzo 1981 che divide il mondo sportivo fra professionisti e dilettanti riservando solo ai primi la titolarità dei diritti collegati al lavoro.

Le OO.SS. nazionali hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con la regia del Ministero dello Sport che coinvolga anche diversi livelli istituzionali, non ultimo il Ministero del Lavoro, il mondo delle imprese, associazioni, ecc. attraverso il quale contribuire, in tempi brevi, al riordino del lavoro sportivo così come disposo dagli artt. 4 e 5 della legge delega n 86, con l’estensione di diritti fondamentali ed universali (pensione, welfare, formazione, ecc.) e per valorizzare e regolamentare con maggiore efficacia il lavoro nello sport in tutte le sue forme, estendendo il perimetro del CCNL e della sua applicazione e definendo un “Accordo Quadro sulle collaborazioni e il lavoro autonomo”, che inserisca la prestazione a pieno titolo nel diritto del lavoro.

Nel concludere i lavori il dott. Giuseppe Pierro ha calendarizzato la prossima riunione per il
13 maggio p.v. alla presenza del Ministro Spadafora, per proseguire il confronto.

Con l’impegno di tenervi aggiornati su ulteriori sviluppi, siamo sempre a disposizione per ogni necessità.

Nidil Cgil Genova