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Questa mattina il Sunia, insieme a rappresentanti di GenovaSolidale e mondo dell’associazionismo sta presidiando i cancelli di Casa Raphael. La proprietà ha organizzato un servizio di vigilanza e impedisce a chi esce di rientrare. Anche un malato oncologico ha saltato la programmata visita in ospedale per timore di non poter far rientro in struttura. Risulta che sia stata chiusa anche l’erogazione dell’acqua e impedito l’accesso al refettorio dove sono conservati i generi alimentari. La struttura nei mesi scorsi è stata oggetto di un lungo contezioso legale il cui epilogo era in programma per il prossimo 6 novembre con lo sfratto esecutivo degli ospiti presenti “oggi siamo al paradosso che dopo mesi di allarmi inascoltati, non è stato preso alcun provvedimento e a niente sono servite le rassicurazioni di Prefettura, Questura e Comune di Genova in tal senso – denuncia il Segretario del Sunia di Genova Bruno Manganaro – la situazione è molto delicata perché coinvolge minori con le loro madri e altri soggetti con fragilità: è incredibile che un privato possa agire in questo modo e che dal Comune non si ancora trovata una soluzione per accogliere chi sta per essere messo letteralmente in mezzo alla strada”, conclude Manganaro.

Sunia Genova