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Il giorno 28 novembre 2021 l’Anpi Sezione Adriano Bertolini, come ogni anno, ha partecipato alla commemorazione dei caduti di via De Cavero.

Di seguito  l’intervento di Marco Moisello delegato Cgil Genova.

Questa commemorazione è sempre stato un appuntamento immancabile nella mia famiglia, anche quest’anno la cittadinanza, la sezione Anpi di Cornigliano, che come sempre ne cura l’evento, le istituzioni, la Camera del Lavoro sono a commemorare il sacrificio di questi ragazzi.

Perche è di ragazzi che si trattava: Filippo Merlino, nome di battaglia Geo, aveva solo 18  anni. Alfredo Ricciotti, nome di battaglia Oscar ne aveva 23 e  Adriano Coli, detto Sergio, soltanto 25.

Erano giovani che, senza esitare, aderirono alla Resistenza prima in montagna e poi in fabbrica operando in città in squadre gap e sap.

Per la loro scelta resistenziale pagarono un prezzo altissimo, infatti dopo le torture furono qui  fucilati e lasciati in terra come monito alla popolazione a non  ribellarsi.

Ma erano anche lavoratori e fu fondamentale il contributo degli operai alla lotta di Liberazione, molti di essi subirono la repressione, la deportazione e la morte.

Questo è il filo che lega la lotta operaia nelle fabbriche e il sindacato che anch’esso fu duramente colpito con il pretesto degli scioperi ma che si adoperò costantemente con il soccorso rosso, il sabotaggio e il coordinamento negli stabilimenti.

Perciò è doveroso ricordarli e onorarli per il loro coraggio e gli ideali che ci contraddistinguono e che debbono essere le pietre su cui poggia la nostra costituzione quest’ultima troppo spesso calpestata.

Chiudo rivolgendomi ai bambini e ai ragazzi che sono il nostro futuro, quando passate davanti ad una lapide di un caduto fermatevi un attimo a riflettere,

W la Resistenza.