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Dal prossimo anno cambia il mercato dell’energia e si passa dal mercato tutelato a quello libero. In pratica significa che ogni fornitore potrà definire altre tariffe per le bollette di luce e gas. Per tutelare le fasce più deboli il governo ha deciso di limitare il mercato tutelato per l’energia solo a utenti dichiarati vulnerabili.
Per gli altri si apre il libero mercato e quindi l’obbligo di aderire ad un nuovo contratto con prevedibili aumenti, magari non subito, ma certamente in prospettiva.
Per il gas la data di superamento della tutela avverrà entro il 1 gennaio 2024, mentre per l’elettricità la data prevista è il 1 aprile 2024.
La prima attenzione va’ posta al settore gas. Sono partite, o partiranno nei prossimi giorni dai vari gestori, lettere ai rispettivi utenti con le quali verranno comunicate le nuove scadenza e le possibili nuove offerte.
Prima di tutto è necessario capire se si è clienti vulnerabili oppure no.
Nel primo caso il contratto tutelato continua e la bolletta dipenderà prevalentemente dai consumi, nel secondo caso bisogna scegliere le nuove condizioni offerte dal gestore o da aziende concorrenti.
Ma chi sono i vulnerabili? Sono i titolari del contratto che hanno più di 75 anni di età, chi percepisce il bonus energetico sociale, chi ha disabilità (Legge 104), chi vive con disabilità mediche utilizzando apparecchiature che devono essere certificate dall’ente competente.
Le aziende energetiche dovrebbero già conoscere i dati dei propri clienti, almeno quelli sull’età e non richiederli nuovamente e lasciare il cliente che ne ha diritto nel mercato tutelato. In realtà non è così e a molti stanno arrivando a casa pile di documenti con i quali chi è in questa condizione deve dichiarare di esserlo. E’ comunque importante comunicare entro il 31 dicembre 2023 la propria condizione di vulnerabilità per poter restare nel mercato tutelato. Ovviamente, se in futuro decadono le ragioni di vulnerabilità, il contratto tutelato decade.
Gli altri utenti hanno tre strade: scegliere l’offerta che viene proposta dal gestore, decidere di cambiare gestore, non scegliere accettando di essere collocato nel nuovo contratto chiamato Placet.
Questo tipo di contratto sembrerebbe essere una via di mezzo fra il costo del contratto a tutela e quello libero. Il condizionale è d’obbligo perché le condizioni Placet non sono uguali per tutti i gestori che hanno margini di modifica a loro discrezione.
Il contratto Placet ha valore di un anno. Gli altri contratti definiti liberi possono essere di dodici, ventiquattro o trentasei mesi. Le aziende tendono a non fare contratti lunghi visto il caos nel mercato dell’energia, caos che non pare destinato a terminare.
Il sito dell’Autorità per l’Energia (ARERA) permette al Portale Offerte e Portale Consumi di individuare quale sia il contratto presumibilmente più interessante per l’utente.
Rispetto al mercato per la fornitura di elettricità, la scadenza del 1 aprile 2024 permette di rinviare le specifiche informazioni più avanti, anche perché le stesse aziende non stanno inviando lettere e aspettano eventuali nuove direttive.
In questa confusione collettiva e fermo restando che ognuno sceglie il proprio contratto, gli sportelli di Federconsumatori sono a disposizione per informazioni e approfondimenti: https://www.federconsumatoriliguria.it/