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Esaote, 40 anni e un percorso non sempre rose e fiori

“Esaote resta a Genova: non licenzia e crea un nuovo stabilimento”. Questo era il titolo di un giornale genovese il 29 Luglio del 2015. E continuava “Per una volta arriva una buona notizia sul fronte del lavoro per quanto riguarda la città. La multinazionale biomedicale Esaote, 1300 dipendenti nel mondo, rimarrà a Genova, manterrà gli attuali livelli occupazionali 285 lavoratori, trasferirà da Calcinara al parco tecnologico degli Erzelli il ramo commerciale, l’amministrazione e la ricerca e costruirà un nuovo stabilimento produttivo a Genova Multedo”. Ma non fu sempre così: furono necessari un anno e mezzo di scioperi e confronti spesso molto aspri per contrastare la dirigenza arrivata da Milano con l’incarico di ridimensionare occupati e produzione. Ci sono stati momenti e anni difficili nei quali molte scelte dell’azienda si rivelarono sbagliate. I lavoratori e soprattutto la Fiom di Genova e di Firenze, hanno lottato per consolidare investimenti sui due siti, due città in quel periodo messe l’una con l’altra. Nonostante questo e grazie anche alla lotta di quei lavoratori, il 12 aprile scorso presso il Carlo Felice eravamo a celebrare i 40 anni di Esaote, ad augurarle buon compleanno, ad augurare buon compleanno anche ai lavoratori che hanno consentito le celebrazioni per i primi 40 anni di vita, quelli che hanno scioperato per 186 ore dall’inizio del primo confronto, che non si sono mai arresi, che non hanno firmato a scatola chiusa come qualcuno voleva fare, che hanno accompagnato una lunga lotta con proposte serie e credibili.
Antonio Caminito ex Segretario Fiom Cgil Genova