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La Quadreria Cgil di Genova: dal museo diffuso all’arte condivisa

Con il progetto “La Quadreria Cgil di Genova: dal museo diffuso all’arte condivisa” curato dalla dottoressa Gigliola Novali, storica dell’arte e curatrice della Quadreria Cgil di Genova, la Camera del Lavoro Metropolitana di Genova ha vinto il premio 2022 dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) nella sezione “miglior progetto da realizzare”.

Nel maggio scorso, la Cgil ha presentato il progetto alla Quarta conferenza nazionale dell’Associazione Italiana di Public History organizzata dall’Università degli studi di Venezia e dal Museo del Novecento di Mestre. Tra i tanti elaborati presentati quello della Cgil di Genova è risultato vincitore e primo in classifica.

La Public History è una sezione delle scienze storiche che si prefigge di promuovere le metodologie della ricerca al di fuori degli ambienti accademici, unendo la produzione di nuova conoscenza a strategie comunicative innovative e rivolte al maggior numero possibile di persone, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

E proprio questo é lo spirito e l’intento che ha guidato la nascita della Quadreria fin dagli esordi.

Ospitata dalla Camera del Lavoro Metropolitana, sita nel quartiere di Cornigliano, la collezione d’arte contemporanea si è formata a partire dai primi anni ’80 del Novecento e attualmente comprende oltre centotrenta opere di pittura, scultura e arte grafica, in gran parte inedite, molte delle quali donate dagli esponenti della sezione genovese del Sindacato Nazionale Artisti.

Organizzata secondo un modello di “museo diffuso”, con le opere d’arte collocate all’interno degli spazi quotidiani del lavoro, la Quadreria Cgil di Genova offre una pregevole testimonianza dell’evoluzione dell’arte ligure della seconda metà del Novecento e rappresenta il forte legame tra la cultura del territorio e i valori di cui il Sindacato è espressione.

Nel tempo, infatti, il movimento dei lavoratori ha accompagnato rivendicazioni e conquiste di carattere sindacale a un processo di alfabetizzazione e formazione permanente al quale si è aggiunto l’importante tassello delle arti figurative. Oggi la sfida è quella di diffondere la cultura dell’arte sul territorio attraverso la conoscenza del patrimonio artistico legato al mondo del lavoro, utilizzando anche le opportunità offerte dalla tecnologia, permettendone una fruizione più ampia e permanente. Un processo sperimentato nel corso della recente pandemia e che non si è più arrestato.

In questo senso, la mostra virtuale on line della Quadreria, ospitata sul sito del Ministero della Cultura e sviluppata con tecnologie digitali accessibili e inclusive, si propone di superare i limiti degli spazi fisici del riallestimento e di offrire la sua conoscenza a un pubblico idealmente senza confini,  attraverso mappe 3D interattive e percorsi tematici che accorpano virtualmente le opere, tra le quali è possibile ammirare quelle dedicate alla figura di Guido Rossa, agli operai delle fabbriche del ponente o ancora alle lavoratrici metalmeccaniche in lotta.

L’educazione alla storia attraverso l’arte concretizza la trasformazione del “museo di collezione” in “museo di narrazione” anche attraverso il visual digital storytelling applicato ai social media e la realizzazione di video documentari sulla collezione, stimolando riflessioni sui diversi piani di lettura dei temi connessi alle opere.

L’importante premio che l’AIPH ha deciso di conferire al nuovo Progetto che coinvolge la Quadreria, conferma anche a livello nazionale il prestigio del patrimonio artistico della Cgil genovese e sottolinea l’importanza di operare in sinergia attraverso un approccio interdisciplinare al concetto di Heritage. Non a caso il progetto di riordino della Quadreria CGIL di Genova, iniziato nel 2020 a opera di un team della Camera del Lavoro con competenze multidisciplinari, è stato inserito nell’ambito del più ampio “Sistema culture” che ha permesso la ricognizione e sistematizzazione del patrimonio storico documentale e archivistico della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova, intervento reso possibile, come già segnalato dalle pagine di questo giornale, dal sostegno della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria e presentato alla città lo scorso dicembre – con replica anche in questo anno – nella prestigiosa cornice della Fondazione Palazzo Ducale di Genova.

Igor Magni è Segretario Generale Camera del Lavoro Metropolitana di Genova