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In data 28 giugno abbiamo inaugurato il settimo sportello di quartiere del Sunia: prima i quartieri di Prà e Sampierdarena, poi Oregina, Molassana, S. Eusebio e Quarto, ora il centro storico in Piazza Don Gallo.
Nel progetto sono coinvolti la Comunità di San Benedetto, l’Anpi, l’Arci, Genova Solidale e le società operaie di mutuo soccorso e i tanti soggetti presenti nei quartieri che operano grazie all’impegno dei volontari. Negli sportelli il Sunia, il sindacato inquilini legato alla Cgil, fornisce informazioni sul diritto alla casa e sugli affitti. Quella abitativa è una emergenza sociale che colpisce prevalentemente anziani, precari, studenti ed immigrati. Anche Genova ha fame di alloggi ma le case popolari hanno bisogno di manutenzione e le private restano sfitte o inaccessibili rispetto ai costi. In città sono circa 2 mila le case popolari sfitte, a fronte di una richiesta di oltre 3 mila famiglie. Spesso chi ne avrebbe necessità è precario o ha un lavoro con basso reddito quindi troppo ricco per averne diritto, troppo povero per pagare un affitto. Il tutto mentre si stimano in oltre 35 mila gli appartamenti di proprietà privata che restano vuoti. Il Sunia parte da questa emergenza abitativa per chiedere investimenti sulle case popolari e il rifinanziamento del fondo affitti tagliato dal Governo. A Genova circa 5 mila famiglie ne hanno fatto richiesta e attendono l’esito della domanda. Bisogna penalizzare chi tiene sfitte le abitazioni e costituire un fondo di garanzia per incentivare i proprietari all’affitto, contestualmente è necessario rifinanziare il fondo per le morosità incolpevoli. Serve manodopera immigrata ovunque e servono case, affitti e modalità per permettere a uomini e donne di altri paesi di fermarsi a lavorare e vivere da noi. Gli studenti fuori sede cercano affitti compatibili con il loro reddito e con contratti chiari e leggibili. Destinare spazi per abitazioni studentesche magari chiedendo all’Università di Genova di creare una università internazionale per stranieri permetterebbe di dare accoglienza abitativa a costi accettabili. Sull’emergenza abitativa Comune di Genova e Regione Liguria dovrebbero fare la loro parte. Il Sunia è pronto con proposte sostenibili per soluzioni concrete.

Bruno Manganaro Segretario Sunia Genova