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Care compagne, cari compagni, care amiche, cari amici, oggi in rappresentanza della Camera del Lavoro di Genova ho l’onore di ricordare il compagno Elvio Cruciani.

Prima di tutto, a nome personale e di tutta la Cgil porgo le più sentite condoglianze alla famiglia che ringrazio per averci consegnato questo momento.

Premetto che quello di oggi sarà solo un breve saluto, sia per le condizioni meteo abbastanza proibitive, sia perché la Segreteria della Camera del Lavoro ha deciso di organizzare un evento in suo ricordo del quale vi dirò a breve.

Sarebbe riduttivo e direi impossibile ripercorrere ora la vita di uomo che ha avuto tante passioni, tanti interessi e che sino all’ultimo momento è rimasto un compagno a disposizione dell’Organizzazione.

Ripercorro quindi molto velocemente la sua storia:

Elvio era nato nel 1923 e nel 1938 fu assunto nello stabilimento di Genova Campi dell’Ansaldo, dove rimase per 41 anni. Impegnato in politica in qualità di segretario di cellula del Pci, fu anima e redattore del giornale di fabbrica «La voce dell’Elettrotecnico»  e della sua ripresa diversi anni dopo come «Coscienza di classe». Elvio ha sempre svolto attività sindacale e politica. Da pensionato ha iniziato a collaborare attivamente con l’IRES Liguria l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali della Cgil. E’ stato una delle anime della Squadra volontari della Cgil prima alla scuola di Formazione Guido Rossa dei Giovi e poi nella nuova sede Cgil di Cornigliano. Alla pazienza certosina di  Elvio dobbiamo la prima catalogazione dei libri della Camera del Lavoro, biblioteca che oggi contiene oltre 3 mila volumi e le prime catalogazioni del materiale di  Archivio, fotografico e dei manifesti, lavoro che ha contribuito a costituire l’Archivio Storico Camera del lavoro oggi in gran parte conservato presso l’Archivio storico del Comune di Genova e inserito nel circuito nazionale degli Archivi storici.

Elvio, amava trasmettere la memoria, parlare con le nuove generazioni, scrivere poesie. Era un fine intellettuale anche se lui, estremamente modesto, non lo riconosceva.

Elvio, insieme al resto della Squadretta ha portato la sua testimonianza ai corsi di formazione per delegate e delegati Cgil: sempre garbato, con una gentilezza d’altri tempi si raccontava ai giovani rivelando una intelligenza vivace e una acuta capacità analitica.

Ognuno di noi ne ha dentro di sé il proprio personalissimo ricordo.

Ve ne riporto qualcuno, lasciato sulla bacheca Cgil a commento della sua scomparsa “Un esempio di come si faceva politica in quegli anni. Senza le luci della ribalta, mai urlando, ascoltando e confrontandosi civilmente e serenamente. Anche nei momenti più difficili” oppure “Grande Elvio. Esempio di impegno, passione, razionalità, dirittura morale, studio e ….si potrebbe continuare.. “ e ancora “Mi sento onorato di aver lavorato politicamente Con te ed altri compagni, dove per anni, nella sezione PCI di via Frassinello, si discuteva del che fare e delle iniziative da portare avanti in fabbrica e nel nostro Coscienza di Classe. Quella coscienza che tu, Dria, Mario, Mario’, Giuan e tutta la tua generazione avete fatto prendere alla mia e a quella dopo…” e ancora

“Elvio è stato un uomo straordinario, un grande lavoratore, colto, curioso, affabile, sempre disponibile…. Elvio è stato per le compagne/i e dirigenti della Cgil un esempio ed un riferimento insostituibile.

Sempre attento al ruolo delle donne nel sindacato a cui non mai faceva mancare in occasione dell’8 marzo un suo scritto, una sua poesia. “ Ecco, Elvio era questo, ma non solo.

Diversi anni fa, quando ancora frequentava assiduamente la Camera del Lavoro aveva versato parte delle sue carte in archivio. Oggi quella testimonianza preziosa è uno spaccato della vita di sezione in fabbrica, dell’attività del circolo culturale dell’Ansaldo di Cornigliano e molto altro e diventerà un Fondo a lui intitolato all’interno dell’Archivio storico della Camera del Lavoro e sarà messo a disposizione di quanti, studiosi o ricercatori, vorranno indagare quel periodo. Sarà proprio questo il cuore dell’evento che pensiamo di preparare in suo ricordo, nel quale vorremmo fossero presenti anche le principali testimonianze di chi ha avuto la fortuna di percorrere un pezzo di strada insieme a lui.

Come abbiamo avuto modo di scrivere alla notizia della sua scomparsa, il suo esempio è stato un punto di riferimento per tanti e tante fuori e dentro la fabbrica.

I suoi modi, sempre gentili e composti, hanno accompagnato generazioni di compagne e compagni all’interno del sindacato che ne conservano, come testimoniato anche dalla presenza di oggi e dai tanti messaggi di cordoglio ,  un ricordo affettuoso e al quale oggi ho cercato di dare voce.

 

Antonio Grifi

Segreterio d’Organizzazione

Camera del Lavoro di Genova