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uno spezzone del corteo no vax-no green pass si stacca e va all’assalto della sede nazionale della CGIL, sotto la guida di Forza Nuova. Un’azione pianificata che non ha trovato ostacoli sul suo cammino. Un obiettivo politico, la CGIL, con l’intento di dimostrare di essere l’unica opposizione sociale nel nostro paese.

Osservando la somiglianza con episodi del passato – ricordiamo, da genovesi, l’assalto fascista alla Camera del Lavoro di Sestri Ponente del 4 Luglio 1921 – non ci si può limitare alla semplice condanna del fascismo e alla richiesta di sciogliere e reprimere le organizzazioni che oggi si richiamano all’ideologia fascista. Non possiamo lasciare alle destre, populiste o nazionaliste, lo spazio della critica e della rappresentanza del disagio sociale.

Ci colpisce come questi movimenti usino gli slogan “ora e sempre resistenza”, o anche solo la parola “libertà”, per esprimere il bisogno di difendere i singoli “contro” gli altri. Quell’idea di libertà che appunto finisce dove inizia quella dell’altro, che cioè crea confine e separazione e impedisce di immaginare lo spazio della condivisione e della solidarietà. Mors tua vita mea è il pensiero dominante del conservatorismo politico e sociale: donne, migranti, persone LGBT+, minoranze si possono solo omologare, ma non avere spazio di espressione e desiderio.

Con la pandemia abbiamo detto che non potevamo permetterci di ritornare alla normalità di prima, quella che nei fatti ne è stata la causa. Non possiamo lasciare scuola, sanità, trasporti pubblici, lavoro senza risorse e diritti “come prima”. Anche i diritti civili perdono di credibilità quando i diritti sociali sono insoddisfatti. Lo sgombero del centro sociale Terra di Nessuno a Genova e l’attacco neofascista alla CGIL vanno nella stessa direzione.

Noi, partigiane/i delle differenze, in direzione ostinata e contraria.

Coordinamento Liguria Rainbow