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Nella giornata di mercoledì il gruppo editoriale Gedi ha proclamato a livello nazionale l’esubero di 121 poligrafici. Il Gruppo giustifica questa decisione a causa del calo di pubblicità e vendite. E’ una situazione molto pesante che a Genova coinvolge tra amministrativi e poligrafici del Decimonono 24 lavoratori su Genova e 3 nelle altre province su un totale di 38 dipendenti a livello regionale. I poligrafici del Decimonono hanno già pagato un prezzo altissimo alla riorganizzazione: nel 2014 la San Biagio Stampa ha comunicato al sindacato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 49 dipendenti dello stabilimento genovese provocando la chiusura del centro stampa. In tutti questi anni i poligrafici del Secolo hanno dovuto subire anche la cassa integrazione e successivamente la solidarietà, tutte operazioni tutt’altro che indolore.
I fatti hanno dimostrato che, a partire dalla sciagurata perdita del Corriere Mercantile, le dinamiche aziendali non tengono in considerazione il valore sociale d’impresa. Occorre fare l’impossibile affinchè il Gruppo riveda la propria decisione non solo per scongiurare il problema occupazionale, ma anche per non ledere il prestigio del Secolo XIX testata nazionale.
Ieri alle ore 17 presso gli uffici del Secolo si è svolta una assemblea sindacale per illustrare ai lavoratori il piano industriale presentato alle organizzazioni sindacali nazionali. E’ stato deciso lo sciopero immediato e oggi il giornale non è in edicola. Nel contempo l’assemblea ha deciso di chiedere un incontro urgente al Sindaco di Genova e al Presidente della Regione per porre un veto all’ennesimo scippo di professionalità al nostro territorio e un altro grave danno all’occupazione e all’informazione.
Fabio Allegretti
Segretario Generale
Slc Cgil Genova