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Lettera aperta a Marco Bucci

 

Egregio sindaco, così non va. In occasione della Commemorazione dei Defunti il Comune di Genova e quello di Rapallo hanno inviato corone in ricordo dei caduti della Repubblica Sociale Italiana.

Oggi Palazzo Tursi sarà invece presente in Galleria Mazzini per ricordare la deportazione degli ebrei genovesi del novembre 1943, tragico episodio che vide partire 261 persone e tornare appena 20.

Ma come si fa a mettere sullo stesso piano vittime e carnefici? E’ un comportamento vergognoso, frutto di una politica che tenta di rimuovere la storia e la precisa responsabilità dei carnefici. E’ grave che si accomuni chi ha combattuto e conquistato la pace, la libertà e la democrazia con gli oppressori e gli aguzzini.

Non possiamo consegnare alle giovani generazioni una realtà falsata, che dimentichi le lotte e le sofferenze che ci hanno consegnato una società libera e una Costituzione che vieta espressamente qualsiasi tipo di razzismo e discriminazione.

Signor sindaco, bisogna scegliere. Lo SPI CGIL di Genova lo ha già fatto: noi ricordiamo le vittime e non i loro assassini.