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I dati forniti dall’INPS sulle domande di Ape sociale e anticipo del pensionamento per i Lavoratori Precoci, e relativi a 2017-2018, sono molto interessati, e aiutano a capire anche perché quelle misure non siano state vissute, per quello che avrebbero potuto essere, e cioè una risposta vera, per quanto parziale, ai problemi delle persone “incagliate” nelle norme rigide e pesanti della Legge Fornero. Troppe domande respinte; troppi denari non spesi, di quelli che erano previsti. Inoltre si conferma che neppure Ape sociale è per le donne una soluzione sufficiente.

D’altra parte, i primi dati sulle domande per quota 100 (in sintesi: molti lavoratori pubblici e poche donne), confermano che con quello strumento si danno risposte solo ad una fascia di lavoratori, e solo per un periodo (2019-2021), e non si affronta la condizione delle figure più fragili sul mercato del lavoro: donne e lavoratori discontinui.

Nel testo della NOTA diffusa dalla Cgil Liguria è descritto anche il quadro dei dati a livello regionale.

vai al documento integrale:  ape e quota 100